07.01.2022-16.08 – Decisamente in affanno il Santa Maria della Misericordia di Udine a causa delle decine di afflussi giornalieri di persone affette da complicazioni da Covid. Come già successo lo scorso aprile, quando gli ospedali rischiavano il collasso, l’invito per chi opera all’interno della struttura è quello di evitare accessi impropri per non sovraccaricare l’attività . L’inaspettata velocità dei contagi determinata dalla variante Omicron favorita evidentemente dagli assembramenti, se pur contenuti, del periodo natalizio sta provocando delle gravi ricadute sulle strutture sanitarie. Situazione che non stupisce dato il record di contagi che sono arrivati a superare i 4000 casi al giorno. Il Pronto Soccorso di Udine sta vivendo, soprattutto negli ultimi 5 /6 giorni, un assedio continuo trovandosi ad operare in un perenne stato di emergenza con personale stremato, pochi letti disponibili e decine di ingressi da smistare nei vari reparti. Solamente questa mattina erano 62 le persone in attesa di valutazione e successivo smistamento. Fra i pazienti ricoverati per Covid circa i due terzi non sono vaccinati. Il terzo restante, come riportato dal TG RAI FVG, è rappresentato da persone vaccinate che si presentano per lo più per altre patologie e si scoprono positive in seguito agli screening che vengono effettuati al momento del ricovero. Questa mattina, inoltre, c’è stata la necessità di dover riorganizzare alcune stanze per poter aggiungere altri 4 posti letto per persone affette da Covid che avevano urgentemente bisogno della terapia intensiva.
[l.f]