14.12.2021 – 17.09 – La Regione sta lavorando in sinergia con Ardis e le istituzioni dell’alta formazione del territorio all’elaborazione di un piano di supporto e di accoglienza per dare risposta alla situazione di emergenza in Afghanistan, che sta drammaticamente incidendo sul futuro delle donne e sul loro accesso al mondo dell’istruzione. Un piano che mira a garantire il diritto allo studio e la crescita in particolare delle giovani studentesse arrivate in Italia, rispondendo così all’appello del Ministero dell’università e della ricerca e della Conferenza dei rettori delle università italiane. “Un vero e proprio dramma umanitario” ha affermato l’assessore all’istruzione Alessia Rosolen “a cui come Regione ci siamo sentiti in dovere di dare risposta”.
Il piano di accoglienza, che vede la sinergia tra SISSA, le Università di Trieste e Udine, e Conservatori Tartini e Tomadini, è in via di predisposizione, spiega l’assessore, e sarà in vigore per quattro anni accademici, garantendo con il supporto di Ardis continuità didattica, vitto e alloggio, ma anche attività di accoglienza, orientamento e inserimento nel contesto universitario. Gli atenei garantiranno inoltre l’esenzione delle tasse universitarie, oltre ad attività di tutorato e mediazione, procedure burocratiche assistite, corsi di lingua italiana, supporto legale e psicologico.
Diritto allo studio e pari opportunità sono quindi le parole chiave alla base del progetto: la Regione ha intanto iniziato un dialogo con alcune realtà del terzo settore tra cui l’Ong Cesvi e l’Associazione nazionale Alpini, per avviare le procedure di selezione e identificazione degli studenti e per avviare ogni iniziativa volta a proteggere coloro che arrivano dall’Afghanistan e che hanno le caratteristiche necessarie per accedere all’alta formazione.
[n.p]