03.12.2021 – 10.19 – Un’overdose. Questa l’ipotesi che sembra riuscire a chiarire la dinamica della morte di Alina Trush, 43 anni e originaria dell’ucraina. Trovata priva di vita nella cucina del proprio appartamento senza segni evidenti di violenza sul corpo, gli inquirenti seguono la pista legata alla tossicodipendenza e alla droga. La donna viveva a Trieste da tempo: le era stata assegnata una casa Ater e aveva lavorato in diversi club e discoteche in regione e oltre confine.
Il nome di Alina compariva in indagini per spaccio e viveva un rapporto conflittuale con un uomo: sono diverse le testimonianze dei vicini di casa, che raccontano di urla e minacce. Ci sono poi le scritte trovate fuori dall’abitazione della donna: “Ti amo tanto, ricordatelo sempre” e il suo nome, “Alina” scritto con un pennarello rosso; non si esclude perciò l’ipotesi di femminicidio. A rinvenire il corpo la polizia giudiziaria che voleva consegnarle una notifica relativa a vicende personali. L’autopsia chiarirà la causa del decesso, intanto le indagini continuano.
b.b