15.11.2021-15.57 – Si è tenuta questa mattina alle 10.30 presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’inaugurazione del 44° anno accademico 2021/22 dell’Università di Udine. Un anno questo che si apre con un avvenimento speciale il Conferimento della laurea honoris causa al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Franco Gabrielli.
Il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell’informazione (cl.LM-18 e cl. LM-19 Informazione e Sistemi Editoriali) a Franco Gabrielli è stato deliberato all’unanimità dal Senato accademico «per il contributo che egli ha dato alla tutela e sicurezza del nostro paese sia dal punto di vista della minaccia terroristica, come appartenente alle Forze dell’ordine, sia dal punto di vista delle emergenze e dei disastri ambientali, in veste di Capo Dipartimento della Protezione Civile».
Dopo l’ingresso del corteo accademico e l’introduzione musicale, con il Prelude dalla Brook Green Suite di Gustav Holst, eseguita dall’orchestra dell’Università di Udine, il rettore Roberto Pinton ha preso la parola e, in seguito ai consueti ringraziamenti e saluti, ha esposto la sua relazione sugli esiti dell’anno passato ed i progetti futuri.
“Le misure emergenziali legate alla pandemia da Covid-19, con la conseguente sospensione della didattica in presenza e il passaggio a una pressoché esclusiva modalità a distanza, hanno contraddistinto l’anno accademico appena concluso. – Ha commentato Pinton – Questa situazione è stata affrontata con grande spirito di adattamento da parte di docenti e studenti e, grazie ai notevoli investimenti per potenziare le dotazioni tecniche, i punti di accesso alla rete e i sistemi informatici, abbiamo ottenuto, pur in un quadro emergenziale, un generale miglioramento nell’erogazione dei servizi rispetto a quanto osservato nel precedente periodo didattico. I risultati del questionario sulla Student satisfaction evidenziano che l’85% degli studenti è complessivamente soddisfatto della sua esperienza universitaria, percentuale in linea con l’elevato tasso di soddisfazione rilevato negli anni precedenti”
“L’offerta formativa è stata arricchita dal corso di laurea in “Assistente sanitario” e da quello di laurea magistrale in “infermieristica”, entrambi interateneo con l’Università di Trieste, dalla revisione e dall’ampliamento del numero programmato di alcuni percorsi. Sulla scia della recente laurea in Ingegneria industriale per la sostenibilità ambientale, che con un approccio interdisciplinare tratta lo sviluppo di tecnologie per il controllo e la riduzione dell’impatto ambientale dei processi industriali, si colloca anche il nuovo progetto della laurea in Filosofia e transizione digitale, che coniuga competenze umanistiche, informatiche e socio-economiche.
L’Università di Udine, inoltre, è impegnata nell’organizzazione di attività formative trasversali e complementari agli insegnamenti dei corsi di laurea di cui possono giovarsi tutti i nostri iscritti. Tra queste va citata l’iniziativa Uniud XL, nata con un programma del Fondo sociale europeo. La crescente attenzione allo sviluppo delle competenze interdisciplinari e di soft skills è considerata essenziale per arricchire il bagaglio culturale che permetta agli studenti di diventare cittadini e lavoratori resilienti, sempre pronti ai cambiamenti. I percorsi formativi così strutturati stanno alla base dell’elevato grado di occupabilità dei laureati; questo è uno dei cofattori che giustifica l’ottimo posizionamento dell’Università di Udine nella classifica Censis 2021/22”
Il rettore ha poi sottolineato che sul piano del rapporto con il territorio “è crescente e sempre più proficua la collaborazione con il tessuto produttivo regionale, che si è concretizzata in particolare nello sviluppo di Uniud Lab Village, il polo della ricerca avanzata che vede riuniti nello stesso luogo i laboratori universitari e delle imprese, progetto supportato dalla Regione e dalla Fondazione Friuli”.
In seguito agli interventi del sindaco di Udine, Pietro Fontanini, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha fatto seguito la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in Comunicazione multimediale e tecnologie dell’informazione a Franco Gabrielli.

Laudatio di Gian Luca Foresti: “Magnifico Rettore, Autorità, illustri Colleghi, Studenti, Signore e Signori, ho scelto di intitolare questa laudatio “Franco Gabrielli: dalla gestione delle emergenze alla sicurezza cibernetica” prendendo spunto da quanto emerse durante il Convegno “Multimedialità e Sicurezza”, tenutosi nel gennaio del 2020 presso la sede dell’Università di Udine a Pordenone in occasione della visita dell’allora Capo della Polizia Franco Gabrielli. Il convegno organizzato in collaborazione con la Questura di Pordenone e fortemente voluto dal Questore dott. Marco Odorisio, fece emergere due importanti aspetti del percorso professionale di Franco Gabrielli che resero naturale immaginare insieme al Prorettore, prof. Angelo Montanari, la Laurea Magistrale Honoris Causa, pensiero subito condiviso dal Magnifico Rettore, prof. Roberto Pinton. Il percorso professionale di Franco Gabrielli affonda le sue radici nella lotta al crimine, affrontata sempre con uno sguardo attento alle nuove tecnologie e alle nuove soluzioni investigative, e si intreccia con le grandi capacità organizzative per guidare e dirigere un Dipartimento complesso come quello della Protezione Civile durante le emergenze del terremoto in Centro Italia del 2009 e dell’Emila Romagna del 2012, oltre che la gestione del recupero della nave Costa Concordia dalle acque dell’isola Giglio, per arrivare oggi ad affrontare una delle sfide più dure e tecnologicamente complesse per la sicurezza nazionale: la sicurezza cibernetica e le sue relazioni con la geopolitica e il mondo dell’Intelligence. Per queste ragioni, una laudatio per Franco Gabrielli non può che essere un viaggio virtuale che parte dalla dura lotta al terrorismo della fine degli anni 90 per arrivare al difficile e arduo impegno della protezione delle infrastrutture informatiche del nostro Paese, passando per le complesse sfide legate alla gestione delle emergenze che hanno duramente colpito l’Italia negli ultimi vent’anni.
La mattinata si è poi conclusa con il tradizionale canto del Gaudeamus, eseguito dall’orchestra e dal coro “Gilberto Pressacco” dell’Università di Udine.
[l.f]