05.03.2021-18.41 – L’archeologo e storico antichista Paolo Moreno, nato a Udine il 30 ottobre del 1934, dove iniziò gli studi classi al Liceo Stellini, si è spento oggi a Roma all’età di 86 anni. Si laureò in archeologia cristiana con Adriano Prandi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. Dal 1975 al 1985 fu direttore dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Bari. successivamente ricoprì la cattedra di professore ordinario di storia dell’arte antica alla Facoltà di magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma”. Dal 1992 al 2008 fu titolare della cattedra di archeologia e storia dell’arte greca e romana.
Fu uno dei massimi studiosi dell’arte greca e protagonista di importanti identificazioni e attribuzioni da Fidia e Prassitele il Vecchio, a lui si deve il merito per il riconoscimento dei Bronzi di Riace nelle figure del Tideo e Anfiarao. Le due statue vennero rinvenute in mare il 16 agosto del 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria. In base ai suoi studi sulle statue, Moreno attribuì la realizzazione dei Bronzi agli scultori Agelada II di Argo e Alcamene I di Lemno, vissuti in Grecia nel V secolo a.C, i cui studi sono raccolti nel libro “I Bronzi di Riace. Per il nuovo corso impresso alla storia dell’arte antica e per la qualità della prosa divulgativa gli fu assegnato il Premio Tarquinia Cardarelli, Archeologia 2004, nel giorno del settantesimo compleanno.
L’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, ricorda così la figura di Paolo Moreno: “Da secoli il Friuli-Venezia Giulia esporta le sue arti, i suoi saperi e i suoi mestieri in tutto il mondo. Paolo Moreno ha portato ovunque il suo sapere e la sua maestria che gli sono state sempre riconosciute. È stato un orgoglio del Friuli-Venezia Giulia. La sua attività e la sua personalità devono rappresentare un esempio per la nostra comunità. Come merita, che gli sia lieve la terra”.