25.10.2021-13.11 – Continua da anni la querelle tra Campoformido e Villa Manin sul luogo in cui avvenne il 17 ottobre del 1797 la stipula del Trattato di Campoformido. Una simpatica disputa tra storici che nulla toglie all’importanza dell’avvenimento. Da un lato alcuni sostengono che il luogo prescelto da Napoleone e dagli ambasciatori dell’Impero Asburgico fosse l’odierna Osteria “Al Trattato” di Campoformido. Dall’altra diversi studiosi sostengono che, dalle testimonianze storiche documentate, il luogo della firma avvenne nei saloni di Villa Manin temporanea residenza del giovane Generale francese.
Villa Manin in quel momento era la residenza di campagna di Lodovico IV Manin, ultimo doge di Venezia. Il Trattato servì a mettere fine alla Repubblica di Venezia, ormai decaduta, e del Sacro Romano Impero concludendo così la guerra con l’Austria. La storica dimora fu il luogo da cui iniziò l’ascesa del giovane Generale francese che vi soggiornò, in occasione delle conferenze diplomatiche, dal 27 agosto al 22 ottobre 1797. La firma del Trattato di Campoformido da un lato consolidò il potere della Francia sui confini del Reno e dall’altro spianò la strada sul Mediterraneo all’Austria per potersi appropriare dei resti dell’Impero Ottomano.
Come spiega Paolo Foramitti, esperto del periodo Napoleonico, in un’intervista a TG RAI Fvg: “ Le testimonianze storiche sono inequivocabili, e dicono che il Trattato di Campoformido è stato firmato a Villa Manin di Passariano. Tuttavia, sul Trattato era stato in precedenza scritto che era stato firmato a Campoformido e questo ha sempre generato nel tempo questa simpatica rivalità tra Villa Manin e l’osteria di Campoformido che si contengono il titolo del luogo di dove sia avvenuta la firma da un tempo ormai immemorabile”.
Per l’anniversario dei 200 anni della scomparsa dell’Imperatore, avvenuta nel maggio del 1821 nell’Isola di sant’Elena, Villa Manin gli ha reso omaggio con una mostra che sarà visibile fino al 9 di gennaio.
“Con questa esposizione l’Erpac è riuscito nell’intento di fare una sintesi della vita di Napoleone, restituendone l’intera parabola con l’evidenza degli ossimori che caratterizzarono la sua storia e in particolare le diverse rappresentazioni che si fecero della sua personalità”.
Questo è stato il commento dell’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presentazione della mostra “Napoleone. Un omaggio”, inaugurata l’8 ottobre nella barchessa di Levante di Villa Manin di Passariano a Codroipo dove resterà aperta fino al 9 gennaio.
[l.f]