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Gorizia2025, Consiglio approva ddl su misure finanziarie a sostegno del progetto

22.10.2021 – 08.00 – Ieri, si è conclusa la prima parte dei lavori del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dedicata alla votazione sul disegno di legge 145, incentrato su misure finanziarie dedicate al progetto che vedrà Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura nel 2025. I lavori sul ddl145, avviati mercoledì, non si erano conclusi entro le 18,30 e hanno quindi richiesto di essere portati a termine nella prima parte della seduta di ieri, che ha visto l’Aula impegnata anche sull’Assestamento bis.

Mercoledì 20 ottobre, oltre alla presentazione del ddl145 da parte di Diego Bernardisconsigliere regionale della Lega e relatore di maggioranza, e dei relatori di minoranza Furio Honsell, di Open Sinistra FVG e Franco Iacop (Partito Democratico), si era in seguito animata la discussione, che aveva visto il Consiglio spaccato sulle norme relative alla Grande Guerra e alle portatrici carniche. Norme che, dopo il confronto in Aula, sono state stralciate.

Ieri mattina si è quindi tenuta la votazione in Aula, che ha visto il ddl145 essere approvato dal Consiglio a maggioranza, con l’astensione di Partito DemocraticoMoVimento 5 StelleCittadiniPatto per l’Autonomia e con il voto contrario di Open Sinistra e del dem Enzo Marsilio. Durante la votazione, la maggioranza ha respinto numerosi emendamenti presentati dalle opposizioni, eccetto quello del pentastellato Mauro Capozzella relativo all’accessibilità delle persone con disabilità nelle sale cinematografiche e uno presentato dal dem Franco Iacop riguardante i contributi per le associazioni culturali e folkloristiche, approvato in seguito a una riformulazione da parte della Giunta.

L’assessore regionale alla CulturaTiziana Gibelli, ha spiegato che il ddl145 “consente di mettere a disposizione di Gorizia le somme importanti già stanziate in Finanziaria e definite con l’Assestamento di luglio” e che “questi investimenti daranno la possibilità al Comune di Gorizia, alla Regione e a tutti gli altri attori coinvolti, per esempio, di avviare i lavori necessari a Borgo Castello, di erogare il contributo annuale al Gect e di risolvere l’annosa questione della Casa del Cinema oggi quanto mai impellente.”, aggiungendo poi che i diversi attori coinvolti (Comune di GoriziaRegioneErpacGectCamera di Commercio del Friuli Venezia Giulia e Fondazione Carigo) hanno già iniziato a lavorare in vista del 2025 attraverso l’istituzione di un tavolo permanente e che sulla programmazione si inizierà a lavorare a partire da novembre. “Quanto approvato dal Consiglio regionale – ha quindi spiegato il consigliere leghista Diego Bernardis – servirà per dare avvio al percorso che porterà a concretizzare, con le città di Gorizia e Nova Gorica, la prima Capitale europea della cultura transfrontaliera nella storia”.

Non ci sta, invece, il consigliere regionale del Partito Democratico Diego Moretti, che definisce il provvedimento una “legge “cornice” priva di contenuti concreti e condivisi” e che poco ha a che vedere con l’evento del 2025, che, secondo Moretti, “viene trattato solo in una minima parte”. Il capogruppo PD commenta poi quanto accaduto nel corso della seduta d’Aula, in particolare, sul comportamento della maggioranza, Moretti lo definisce “una figuraccia”. Critico anche Massimo Morettuzzo, che rappresenta in aula il Patto per l’Autonomia: “La legge approvata oggi non presta sufficiente attenzione all’integrazione transfrontaliera e alla straordinaria diversità di lingue e culture che offre il riconoscimento di Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della cultura 2025” ha evidenziato il capogruppo autonomista. Furio Honsell, di Open Sinistra, ha spiegato il proprio voto contrario all’approvazione di una misura che ha definito “totalmente inadeguata nell’aspetto programmatico a creare quel fiorire di attività culturali e imprenditoriali all’altezza dell’importanza dell’appuntamento.”. Il consigliere del MoVimento 5 StelleMauro Capozzella, ha denunciato: “non sono stati approvati alcuni nostri emendamenti che miravano all’accessibilità e alla fruibilità delle sale cinematografiche per le persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive”.
E.R.

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