Tra le proteste in piazza anche il Movimento SI GREEN PASS

16.10.2021 – 14.31 – Se negli ultimi giorni si è assistito ai moti di poteste che hanno riempito le piazze di molte città italiane, tra le quali anche Trieste – con il blocco del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste (Clpt) e i sostenitori del no al Green pass – c’è chi decide di scendere in strada a favore della Certificazione Verde.
Nasce infatti a maggio, a Modena, il Movimento “SI GREEN PASS”, ad opera del manager Mauro Merlino.
“Ho iniziato da solo, girando le piazze italiane, poi molti imprenditori e persone comuni si sono unite. Da manager di una agenzia che organizza concerti, sono stato colpito per primo da questa pandemia, ma seguire le linee guida del governo alla lettera mi ha permesso comunque di lavorare in totale sicurezza”, spiega Merlino, “ovvio che l’affluenza era minore, così come minori erano i guadagni. Ma restare in piazza a protestare in questo modo non fa altro che chiudere le porte ad un dialogo costruttivo con le istituzioni”.

Secondo il manager, infatti, chi manifesta contro la Certificazione Verde lamenta un controllo esagerato da parte del Governo sulla nostra privacy, ma, secondo Merlino “il Green Pass non è altro che un documento che permetterà a tutti di ricominciare.
Io lo esibisco ovunque e non trovo alcuna difficoltà”.
Per quanto riguarda le complicazioni legate alla prenotazione dei tamponi, argomento caro a molti lavoratori dello Stivale, Merlino sottolinea come sia giusto “aprire un dialogo laddove ci sono ritardi nelle prenotazioni. Si è creata però una tensione tale che, anche gli addetti fanno fatica”. Per il manager è dunque comprensibile che “il governo abbia difficoltà nel gestire tutto, ma bloccare violentemente mezza Italia e fare paragoni assurdi con un’epoca storica dove milioni di persone sono state uccise è vergognoso”.
Il Movimento SI GREEN PASS si pone l’obiettivo, nel rispetto di chi lavora e della salute pubblica, di fare “appelli sui giornali e sui Social” permettendo “un serio dialogo. Insieme troveremo la giusta strada.
Non c’è un monopolio del dissenso, ognuno di noi ha il diritto di manifestare, ma senza  violenza”.
[c.c]