12.10.2021-11.01 – Situazione critica per gli ospedali di Gemona e di Cividale esautorati delle loro funzioni, i quali per posizione geografica e criticità territoriali ad essi connesse avrebbero bisogno di servizi sanitari adeguati. L’accusa alla politica sanitaria della Regione Fvg è arrivata direttamente ieri, durante una conferenza stampa, da parte dei Comitati di Difesa Ospedali di Gemona e di Cividale.
L’ospedale di Gemona costruito nel 1985, un edificio antisismico di I° grado, oggi è ridotto a poco più che un poli ambulatorio, e nonostante le promesse da parte della Regione per la creazione di un nuovo reparto, tuttavia, non se ne conoscono né i tempi di realizzazione né gli organici. Congetture che allo stato attuale rimangono ancora sulla carta.
La situazione dell’ospedale di Cividale è forse più grave. Dal 7 gennaio del 2020 sono stati tolti tutti i servizi al distretto cividalese che copre 17 Comuni e quasi 500 Kmq. Realtà incompressibile per il Comitato di Difesa dell’ospedale di Cividale, considerando che da un punto di vista orografico le valli del cividalese insieme a quelle del tarvisiano e del gemonese sono le più penalizzate per quanto riguarda l’accesso e la viabilità per Udine. Frazioni distanti da Udine all’incirca 60 Km che presentano diverse di criticità di carreggiata, oltre ad essere zone sprovviste di taxi o NCC. Chiedono pertanto all’Esecutivo regionale che vengano rispristinate le funzioni di Pronto Soccorso, Medicina generale, Chirurgia, Radiologia e tutti i servizi connessi compresa l’RSA.
[l.f]