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sabato, 19 Aprile 2025

155° Anniversario del corpo della Polizia locale di Udine: un bilancio positivo nonostante la pandemia

01.10.2021-16.50 – Si è conclusa a Udine la celebrazione del 155° Anniversario della fondazione del corpo della Polizia locale del Comune di Udine, avvenuta sotto la Loggia del Lionello, e servita come di consueto a fare un bilancio del servizio cittadino. La cerimonia è iniziata verso le 10.30 in presenza di varie Autorità, tra le quali anche l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti. Il primo a prendere la parola è stato il Comandante Eros Del Longo che ha tracciato un bilancio dei suoi quasi tre anni di attività alla guida della Polizia locale udinese. Il lavoro in questi anni è stato focalizzato in particolar modo su quelli che sono i servizi indispensabili per rispondere alle necessità specifiche della città. Tra i punti di forza: la recente apertura del presidio in via Leopardi nel quartiere delle Magnolie, zona considerata critica, che ha sicuramente dato una percezione di sicurezza ai residenti; l’implementazione del personale con due agenti a quattro zampe per la lotta contro la droga; tutta l’attività di controllo esercitata sia per quanto riguarda la gestione dell’emergenza Covid, sia per quanto riguarda il problema dell’immigrazione attraverso presidi nell’ex Caserma Cavarzerani.

Il sindaco Pietro Fontanini e l’assessore comunale alla Sicurezza Alessandro Ciani hanno fatto presente la volontà di voler rafforzare il personale della polizia locale attraverso un nuovo Bando che aprirà a breve, e di voler continuare con l’installazione delle telecamere di ultima generazione senza il software di riconoscimento facciale.

“Il software di riconoscimento facciale al momento non è per noi, è per la Polizia di Stato. – Ha commentato il Sindaco Pietro Fontanini – Abbiamo visto con il garante che si può non installare e quindi avremo solo delle telecamere che faranno la registrazione delle persone senza la possibilità di utilizzare questa nuova tecnologia che agevola le forze dell’ordine. Il riconoscimento facciale segnala la presenza di una persona schedata e quindi potrebbe essere sorvegliata nella sua permanenza nella città, ma è un discorso che per il momento abbiamo abbandonato. Oltre ai benefici che sta portando il presidio in via Leopardi, ci stiamo concentrando alla lotta contro lo spaccio di droga. Per questo ci siamo dotati di due cani che ormai sono pronti ad entrare in servizio e che serviranno a dare un aiuto alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri per individuare gli spacciatori. Per quanto riguarda il bando menzionato, ci serve per arrivare ad almeno 100 agenti essendo adesso fermi a 77, anche per un problema di cambio generazionale”

[l.f]

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