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sabato, 19 Aprile 2025

Felice conclusione per l’escursionista padovano disperso a Sappada

21.09.2021-10.14 – Nel tardo pomeriggio di ieri, un uomo ha chiamato il NUE112 dicendo di essersi perso nei pressi del laghetto di pesca sportiva di Sappada. Poco dopo aver chiamato il suo cellulare si è scaricato, come aveva preannunciato lui stesso e non è stato possibile individuare la sua posizione con i sistemi di geolocalizzazione in dotazione. Dalle 18.30, undici tecnici della stazione di Sappada hanno iniziato le ricerche. Da informazioni ottenute presso il bed and breakfast in cui alloggiava si è saputo che voleva andare a fare un giro al Rifugio Siera oppure al Passo dell’Arco. Le squadre hanno perlustrato l’area attorno al laghetto, allontanandosi in parte per battere tutti i sentieri e le tracce nere comprese tra le due destinazioni che aveva annunciato di voler raggiungere e il laghetto stesso. La sua auto è stata ritrovata nei pressi della partenza per il rifugio Monte Siera. Inizialmente i soccorritori hanno battuto a tappeto l’area tra il Rio Siera e il Rio Lech ma dell’uomo, chiamato anche con richiami vocali, nessuna traccia. Ad essi si sono poi uniti anche alcuni soccorritori della Guardia di Finanza.

Fortunatamente verso le 22 i soccorritori di Sappada hanno udito dei richiami e alle 23 circa hanno ritrovato il disperso. La posizione era molto più in alto e verso ovest rispetto al laghetto di pesca sportiva, in direzione del bivacco Damiana del Gobbo. L’uomo, un padovano del 1971, invece di portarsi verso est aveva proseguito dritto per un canale all’inizio erboso poi con salti di roccia e lì si è bloccato. Il laghetto lo aveva descritto vicino ma in realtà mancava quasi un’ora. Alla fine, facendo il giro per il Passo dell’Arco e il Bivacco Damiana del Gobbo si era incamminato verso il rientro. L’intervento si è concluso poco dopo la mezzanotte.

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