06.09.21-08.00- Il primo Pride transfrontaliero d’Italia è stato un successo che ha superato le aspettative degli organizzatori. Un corteo festoso, rispettoso, colorato ha attraversato le vie del centro di Gorizia (i non possessori di Green pass non hanno valicato il confine raggiungendo Piazza della Transalpina per la parte italiana). Oltre tremila persone hanno così raggiunto piazza della Transalpina nel rispetto delle normative Covid e sotto l’attento occhio dei numerosi e delle numerose rappresentanti delle forze dell’ordine. Moltissimi i giovani e giovanissimi partecipanti alla manifestazioni. Tra le istituzioni, hanno partecipato con la fascia tricolore le amministrazioni di Staranzano, Gradisca, Turriaco, Aiello, Cervignano del Friuli, Resia, la minoranza di Monfalcone, Romans e San Canzian d’Isonzo. Presenti per tutta la parata e intervenuti poi sul palco anche l’onorevole Alessandro Zan e la senatrice Alessandra Maiorino.
Dalle 10 di mattina ha preso il via il Pride Village in Piazza della Vittoria – Travnik, in cui le associazioni slovene e italiane si sono presentate grazie ai loro banchetti informativi. Diversi stand FVG Pride hanno peRmesso di far conoscere l’associazione. Alle 15, nella stessa piazza, è partito il ritrovo: il corteo è partito poco dopo le 16, attraversando il centro cittadino e il confine con la Slovenia, per terminare alle 19 in Trg Evrope – Piazza Transalpina a Nova Gorica. Proprio in questa piazza ci sono stati i discorsi che hanno chiuso la parata.
Sul palco hanno parlato: Klemen Miklavič (Sindaco di Nova Gorica) con un video, Sandi Paulina (Minoranza Slovena FVG Pride), Matej Behin (Maribor Pride), Neža Oder (Presidente Koroška Pride), Simona Muršec (Presidente Ljubljana Pride), Anita Garibalde (Lucciole – Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute ONLUS), Davide Zotti (Presidente A Scuola Per Conoscerci ODV), Riccardo Ferrarese (Presidente Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Udine), Riccardo Formisano (Presidente Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Trieste). Inoltre:
- Nacho Quintana Vergara (Presidente FVG Pride ODV): “(…)Il Pride è un’importantissima, se non la più importante, manifestazione per la nostra comunità, per il suo valore storico senza il quale saremmo ancora perseguitate e schedate come criminali e staremmo ancora vivendo le nostre vite nascoste per paura alla violenza che storicamente abbiamo
subito. Grazie di fare parte di questo momento di memoria storica, ma anche di resistenza ad un presente che si presenta ogni volta più ostile, e di costruzione di alternative future da lasciare in eredità alle future generazioni. Una partecipazione, la vostra, non scontata nel difficile periodo storico che stiamo vivendo.(…)Sconfinare i diritti significa andare oltre i confini, quei confini mentali che ci impediscono di trattare le
altre persone come quello che sono, quei confini che ci separano nelle nostre differenze, quei confini fra il voi e il noi. Noi tutte abbiamo la capacità e la responsabilità di avviare questo cambiamento. Non dimenticatelo domani.(…)”. - On. Alessandro Zan (Deputato del Parlamento Italiano): “(…)Questa è un’ottima occasione affinché l’Italia apra gli occhi e si renda conto che tutti i suoi vicini, Slovenia compresa, hanno una legge che tutela condizioni personali proprie di ogni individuo, come l’orientamento sessuale, il genere, l’identità di genere o la disabilità. Il nostro obiettivo è di riconoscere anche in Italia diritti umani fondamentali, che nella gran parte del resto d’Europa sono già tutelati da decenni (…)”;
- On. Alessandra Maiorino (Senatrice del Senato Italiano): “(…) I diritti quando non sono di tutti sono privilegi (…) Il riconoscimento sociale, è per questo che ci battiamo! Ed è proprio a questo che serve la legge contro l’omolesbobitransfobia, ed è per questo che è tanto osteggiata! La legge Zan serve a dare dignità e riconoscimento sociale a chi ora non ce l’ha! (…) Parlano di bambini, ma non ascoltano i bambini: se li ascoltassero, scoprirebbero che sono liberi da pregiudizi, che siamo invece noi adulti ad inquinare le loro menti con le nostre fobie, pregiudizi e muri di ignoranza crassa che sbandieriamo come “lecite opinioni”! Le vostre non sono opinioni: sono ignoranza, sono odio, sono discriminazione! Noi del M5S abbiamo fortemente voluto tutte le politiche attive oggi contenute nel ddl Zan: la giornata del 17 maggio contro l’omolesbobitransfobia, i percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, e gli sportelli di ascolto e i centri rifugio per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che ancora vengono buttati fuori di casa a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Grazie ad un nostro emendamento dell’estate scorsa questi centri sono oggi già una realtà. Quattro milioni di euro per finanziarli, un bando dell’UNAR – ufficio nazionale anti discriminazione, che ora ha competenza anche sulla tutela dei diritti LGBTI – un bando già chiuso e uno nuovo che partirà a breve. Il nostro faro è l’art. 3 della nostra Costituzione, laddove dice che tutti i cittadini sono uguali ed hanno pari dignità sociale davanti alla legge e che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza, impediscono il pieno sviluppo della persona (…)”.
- Lara Komar (attrice, Madrina): “(…)Perchè l’amore non è mai sbagliato(…)voglio continuare a credere che un futuro migliore sia possibile ed è da questa sensazione di speranza e di fiducia che voglio partire. Tanto di più perché mi ritrovo oggi tra di voi in questo spazio che simbolicamente rappresenta la voglia di unione e abbattimento di muri e di confini.(…)”
Tutti gli interventi sono stati in italiano, con gli interpreti della lingua dei segni, sia italiana che slovena, per i non udenti. Il palco è stato tenuto da due artiste Drag Queen, KP per l’Italia e Babsi Adler per la Slovenia, insieme a Lux e Mentalika.
m.p.