30.08.2021-13.02 – Si chiama Silvia Torresani ed è la veterinaria che è tornata in Friuli Venezia Giulia da Tokyo con una delle soddisfazioni più grandi che si possano guadagnare in una appassionata carriera. Anzi due…
Due medaglie olimpiche che portano anche un po’ la sua firma. E stiamo parlando di quelle di salto ostacoli, la disciplina regina tra quelle equestri che hanno animato le gare a cinque cerchi di Tokyo 2020. Un oro a squadre e un argento individuale che Silvia Torresani ha condiviso con tutto il team della Svezia.
Dal 2019 infatti, la veterinaria originaria di Riva del Garda, udinese da oltre 20 anni, lavora con la federazione svedese che l’ha accolta con il suo voluminoso bagaglio di qualifiche quale veterinaria di medicina integrata. Una figura forse poco nota da noi, ma che viene riconosciuta a pienissimo titolo nel nord Europa.
«Mi sono laureata nel 2002 all’Università di Bologna – racconta – E ho sempre montato a cavallo e fatto gare. Il mio interesse medico è stato quindi orientato in maniera spontanea fin dal principio verso lo sport e l’allevamento. Dopo la laurea ho svolto il mio tirocinio proprio in ambito ginecologico e lì mi sono accorta che mancava qualche cosa. Mancava una sorta di contatto vero con il cavallo che fosse qualcosa di più di quello che si stabilisce con ‘il paziente’. E così ho cominciato a guardarmi in giro». La voce di Silvia Torresani tradisce un po’ di emozione quando ricorda le parole del padre scomparso solo pochi mesi fa… «C’è sempre possibilità di ispirazione e opportunità se si ha il coraggio di varcare la soglia di casa».
E proprio sulla scorta del suggerimento del saggio genitore, Silvia parte per il Kentucky. Il panorama professionale che vede da lì è davvero ‘il nuovo mondo’.
Grazie a quegli incroci di vita che premiano gli audaci (e intelligenti), Silvia osserva e apprende. E si qualifica. Agopuntura, osteopatia, chiropratica e TTouch.
Dagli States torna in Europa dove, in estrema sintesi, nel 2019 si trova a incrociare il proprio destino con quello della Svezia. A Gotheborg. Ed è l’ennesimo incrocio che premia. Non tanto perché apre la via alle medaglie di Tokyo 2020 che Silvia condivide con il team svedese. Quanto perché l’apertura mentale, la curiosità, la professionalità e la scienza che stanno dietro alla formazione e alla stessa forma mentis della veterinaria del Friuli Venezia Giulia trovano il match perfetto con una realtà sportiva che le è particolarmente affine.
«Ho trovato tutto il team svedese molto aperto ed elastico. Nello stesso tempo perfettamente organizzato e con obiettivi sempre definiti. Il lavoro che abbiamo fatto a Tokyo e in preparazione della trasferta olimpica è stato sempre condiviso e mi hanno dato fiducia».
Nell’immediato futuro di Silvia Torresani, occhio e croce, la parola ‘vacanza’ non è contemplata. «A breve partirò per i Campionati d’Europa. Dopo c’è Aachen e quindi Barcellona. Poi il lavoro con il team rallenterà un po’. L’impegno con la Svezia comunque è confermato fino a Parigi 2024. Loro amano pianificare per tempo ogni mossa…»
Appena tornata da Tokyo, il mondo invidia al Friuli Venezia Giulia la veterinaria Silvia Torresani
Dall’allevamento di Aveacco di Colloredo di Monte Albano fino ai podi delle Olimpiadi di Tokyo insieme al team della Svezia. Storia di curiosità, tenacia e professionalità cresciuti nel mondo dei cavalli della nostra regione