11.08.2021 – 08.30 – “Sinistra Italiana Friuli-Venezia Giulia denuncia una situazione di controtendenza in Regione per quanto riguarda le morti sul lavoro, 12 nei primi mesi del 2021 contro le 7 dell’anno scorso. A livello nazionale i numeri però parlano di un calo delle morti bianche del 5,6% rispetto al 2020. Dietro queste cifre ci sono i lutti, le famiglie distrutte e il fallimento di una Repubblica fondata sul lavoro.”.
Questo è quanto si legge in un comunicato del partito Sinistra Italiana Friuli Venezia Giulia riguardo al tema delle morti bianche.
Non si parla però soltanto di morti, ma di altre problematiche legate alla salute dei lavoratori: “A preoccupare molto – prosegue il comunicato – sono anche i numeri delle malattie professionali che secondo il rapporto INAIL sono aumentate in regione del 41,6% nei primi mesi del 2021.”.
Su questo tema si è sbilanciato anche Sebastiano Badin, segretario regionale di Sinistra Italiana per il Friuli Venezia Giulia: “Senza la possibilità di effettuare capillari controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro la strage continuerà – ammonisce Badin – solo un approccio forte ai temi della prevenzione potrà invertire la rotta. Non meno importante – prosegue il Segretario di SI – è la qualità dei contratti offerti ai lavoratori: dietro la precarietà si nasconde la scarsa formazione, anche sui temi della sicurezza. Tutti questi fattori – conclude il segretario – sommati alla sete del profitto che prevale sul rispetto delle norme di sicurezza crea un mix infernale”.
C.S. Sebastiano Badin (SI)