29.07.21 – 15.20 – A inizio luglio è stata data comunicazione dello sblocco degli sfratti della zona isontina e di Trieste. Le procedure erano rimaste sospese causa Covid ma da poco è avvenuto anche un confronto tra l’assessore regionale Pizzimenti ed il presidente dell’Ater di Trieste, Riccardo Novacco, che è andato a chiarire la situazione rimasta ‘bloccata’. “Non intendiamo colpire situazioni di disagio o difficoltà ma serve un rispetto generale delle regole che salvaguardi chi paga regolarmente l’affitto” sottolinea presidente dell’Ater. Del confronto avvenuto, ancora massima riservatezza ma è possibile avere un riepilogo delle procedure di sfratto per morosità di ATER che vedono la ripartenza in regione dopo lo sblocco.
Partendo da Udine e Pordenone, sono 67 gli sfratti complessivi mentre, in mancanza d’adempimento, si andranno a conteggiare anche altri arrivando a 107 in totale (83 per Udine, 24 per Pordeonone). Delle 107 procedure che da qui a gennaio saranno riattivate, quattordici sono relative ad appartamenti che di fatto sono già stati abbandonati dagli inquilini morosi. Oltre alle succitate procedure, sono in corso ulteriori 11 sfratti per revoca, rispettivamente quattro a Pordenone e sette sfratti a Udine: le procedure per gli sfratti per revoca non hanno subito alcuna interruzione nel tempo. “Gli sfratti per morosità, comunque, non riguardano persone cadute in difficoltà per l’emergenza COVID” -afferma l’Ater- “ma sono riferiti a persone morose negli anni precedenti. Tutte le persone in difficoltà per cause inerenti o conseguenti al COVID sono state aiutate e sostenute secondo leggi e regolamenti vigenti”. Per quanto riguarda Gorizia e provincia, invece, gli sfratti sono 30. Un numero molto più limitato, quindi, rispetto la provincia di Trieste che comporta un numero pari a 152 sfratti per morosità sbloccati da luglio. Inoltre ve ne sono altri 71 che, in mancanza di adempimento, dovranno essere eseguiti. Le altre azioni di rilascio intraprese -39 in tutto, di cui 18 in fase esecutiva- sono per revoche, rilasci o decadenza (ad esempio per la perdita dei requisiti soggettivi o per occupazioni senza titolo).
Il direttore dell’Ater di Udine e Pordenone, Lorenzo Puzzi, ci tiene a sottolineare che il fatto che venga riattivata la procedura non vuol dire che si vada in tempi brevi allo sfratto: possono essere eseguiti direttamente senza ulteriore notifica solamente gli sfratti per cui sia già stato emesso e notificato l’ordine di rilascio. Ad oggi risultano in questa condizione solo quattro Ordini di rilascio per Pordenone e quattro per Udine. “Esso serve comunque a tutelare chi invece è in regola ed evitare che determinate situazioni non giustificabili si protraggano nel tempo”. Conferma il consigliere dell’Ater di Trieste, Daniele Mosetti “Credo sia giusto dare un segnale deciso sul fatto che l’Ater c’è e che si occupa di controllare e monitorare con attenzione tutto il patrimonio di alloggi. È chiaro quindi che determinate situazioni di inadempimento, che incidono sul bilancio dell’ente e conseguentemente sul servizio pubblico offerto agli stessi inquilini beneficiari, non possono continuare senza essere perseguite”.
m.p.