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sabato, 19 Aprile 2025

Tennis, Djokovic vince a Wimbledon, ma Berrettini vende carissima la pelle

12.07.2021-07.30 – Si ferma a un passo dal traguardo il cammino verso la vittoria di Wimbledon dell’italiano Berrettini, che è già entrato nella storia della racchetta italiana raggiungendo la finale del torneo ATP inglese come mai nessun connazionale aveva fatto e raggiungendo la finale di un torneo Slam come da 46 anni non succedeva a nessun italiano: l’ultimo era infatti stato il mitico Panatta, finalista (vincente) al Roland Garros del 1976. Sul campo inglese è il solito Djokovic, alla sesta affermazione a Wimbledon (e alla ventesima vittoria in totale in uno slam, la terza in questo 2021 in cui ha già vinto Roland Garros e Australian Open).

Insomma, Berrettini non ha certo perso contro uno qualunque: a beffarlo è stato uno dei più grandi campioni della storia di questo sport, un extraterrestre al quale però l’italiano ha creato qualche grattacapo, dimostrando come la crescita – personale e dell’intero movimento tennistico italiano – dell’ultimo periodo non sia ancora arrestata. Avrà tempo per riprovarci, Berrettini, che intanto, con questa finale, è entrato di diritto tra i più grandi tennisti della storia italiana, al pari di nomi mitici e pionieristici, come De Stefani, o comunque datati come Pietrangeli e Panatta.

Djokovic vince tre set a uno, ma ad andare avanti era stato proprio Berrettini, vincendo il primo set al tie break dopo aver rimontato dal 2-5 in favore del serbo (al quale aveva annullato anche un set point). Poi Nole mette la freccia, nel secondo set si porta sul 4-0 ma Berrettini non si arrende e rimonta sino al 4-5, prima di dover cedere il set al serbo. Nel terzo set è Berrettini a portarsi avanti, ma Djokovic reagisce e si porta sul 3-5, vincendo alla fine il set per 4-6 (esattamente come nel secondo). Ancora più equilibrato il quarto (e purtroppo ultimo) set: in parità fino al 3-3, Nole approfitta di un doppio errore dell’italiano per staccarlo e portarsi sul 3-5. Ci vogliono tre match point, perché Berrettini resiste annullando i primi due, ma alla fine è il serbo a prevalere e a portare a casa l’ennesimo alloro di una carriera meravigliosa.

[e.r]

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