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giovedì, 10 Luglio 2025

La comunità ghanese ringrazia Confindustria Alto Adriatico per il Progetto Ghana: “Un ponte tra culture, lavoro e integrazione”

07.07.25 – 15.00 – Un abito tradizionale ghanese come segno di gratitudine e amicizia: così la comunità ghanese di Udine ha voluto esprimere il proprio riconoscimento a Confindustria Alto Adriatico e al suo presidente Michelangelo Agrusti per il percorso di collaborazione avviato nell’ambito del Progetto Ghana, che negli ultimi mesi ha coinvolto centinaia di giovani in un innovativo programma di inserimento lavorativo e integrazione nel tessuto produttivo e sociale del Friuli Venezia Giulia.

Il momento simbolico si è svolto in piazza Duomo, nel pomeriggio di sabato, nello spazio allestito dalla Ghana National Association durante la Notte Bianca di Udine. Alla breve cerimonia ha preso parte anche il vicedirettore generale di CAA, Giuseppe Del Col. Alcuni lavoratori ghanesi, oggi impiegati presso realtà industriali come il Gruppo Fincantieri e Cimolai SpA, hanno donato l’abito tradizionale ad Agrusti, che lo ha indossato accogliendo il gesto come un segno concreto del legame costruito.

Lanciato nel 2024 e coordinato operativamente da Umana SpA, il Progetto Ghana è stato il primo del genere in Italia. Attualmente coinvolge circa 250 giovani ghanesi, formati nella Academy di Accra con corsi tecnici in saldatura, logistica, cucina e catering, integrati da un modulo intensivo di lingua italiana. Dopo questa prima fase, i partecipanti arrivano in Friuli Venezia Giulia dove seguono un ulteriore percorso di perfezionamento tecnico e di orientamento culturale della durata di un mese. Conclusa la formazione, e nel rispetto delle norme previste dal Decreto Cutro, i giovani ricevono un contratto di lavoro annuale e un alloggio. Parte delle spese generali di sostentamento è coperta anche dalle aziende coinvolte nel progetto.

L’iniziativa è stata inaugurata il 6 aprile 2024 in Ghana alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ne ha sottolineato il rilievo istituzionale e strategico. Come aveva spiegato lo stesso Agrusti davanti al Capo dello Stato, il progetto si inserisce nel quadro più ampio del Piano Mattei per l’Africa, con l’obiettivo di creare relazioni solide tra sistemi economici e promuovere percorsi di migrazione gestita, regolata e sostenibile.

«Questo straordinario percorso – ha dichiarato Agrusti – non si limita a colmare il fabbisogno di personale specializzato delle imprese, ma offre ai partecipanti una vera esperienza di integrazione e crescita. Grazie a un modello coordinato di apprendimento, occupazione e accoglienza, il progetto costruisce ogni giorno un ponte tra le nostre comunità, valorizzando il dialogo tra culture e generando opportunità solide e durature».

Agrusti ha inoltre annunciato che Confindustria Alto Adriatico è già al lavoro per estendere il modello ad altri territori, con la collaborazione di altre associazioni del sistema Confindustria.

Durante l’incontro, alcuni dei giovani lavoratori hanno condiviso le proprie esperienze, sottolineando come il progetto abbia rappresentato per loro non solo un’occasione professionale, ma anche un percorso di inclusione, dignità e riconoscimento sociale. Una testimonianza concreta di come la sinergia tra mondo produttivo, istituzioni e comunità migranti possa dare vita a buone pratiche replicabili, capaci di rispondere a bisogni reali con soluzioni innovative e sostenibili.

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