03.07.25 – 18.30 – Quella di giovedì 3 luglio è stata una giornata particolarmente intensa per il Soccorso Alpino in Friuli, impegnato in tre distinti interventi. L’attenzione delle squadre è stata richiesta a causa di un parapendista rimasto impigliato su un albero a Gemona, di un escursionista disperso sul Canin e di un uomo colto da malore sopra il rifugio Fratelli Grego.
Il primo intervento è avvenuto tra le 13 e le 14 nei boschi sopra Tarvisio, in località Sella di Sompdogna. Un uomo friulano del 1947, partito in escursione lungo i sentieri CAI 611 e 639, è stato colto da un malore a quota 1500 metri, poco sopra il rifugio Fratelli Grego. L’allarme, lanciato alla Sores, ha attivato la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza e l’elisoccorso regionale. L’equipe medica, sbarcata in quota con il verricello insieme al tecnico di elisoccorso, ha stabilizzato il paziente, successivamente imbarellato e trasportato in volo all’ospedale di Udine per gli accertamenti e le cure del caso.
Nel primo pomeriggio, attorno alle 15.30, un secondo intervento ha interessato Gemona del Friuli, dove un parapendista finlandese sulla quarantina è rimasto sospeso su un albero a circa quattro metri di altezza, subito dopo il decollo dal Monte Cuarnan durante una competizione. Il pilota, a seguito di un problema in volo, ha attivato la vela di emergenza finendo in un boschetto poco distante. L’intervento, coordinato dalla Sores e portato avanti dalla stazione di Udine del Soccorso Alpino insieme alla Guardia di Finanza e all’elisoccorso regionale, si è concluso intorno alle 17. Il tecnico di elisoccorso è stato calato in zona per verificare le condizioni dell’uomo, risultato fortunatamente illeso. Due ulteriori soccorritori sono stati verricellati sul posto per collaborare al recupero e riportare a terra in sicurezza il pilota.
Poco dopo, intorno alle 16.20, è stato avviato un terzo intervento in alta montagna, nel gruppo del Canin, sopra Chiusaforte. Un escursionista ha perso l’orientamento mentre percorreva il sentiero CAI 659, conosciuto come Troi dai Sacs, sotto il Pic da Lis Ladris, a circa 1600 metri di quota. Anche in questo caso, l’allarme è stato trasmesso dalla Sores, attivando la stazione del Soccorso Alpino di Cave del Predil e la Guardia di Finanza. I soccorritori stanno operando via terra per rintracciare l’uomo e condurlo in sicurezza a valle.
Con le alte temperature, anche la montagna può riservare rischi legati al caldo e alla prolungata esposizione al sole. È importante affrontare le escursioni con la giusta preparazione: partire nelle ore più fresche della giornata, scegliere percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche e fare soste regolari all’ombra per reidratarsi. Indossare un abbigliamento leggero ma protettivo, coprirsi il capo e applicare la crema solare può fare la differenza per prevenire colpi di calore e scottature. Anche in quota, l’irraggiamento solare può essere intenso e la stanchezza, sommata alla disidratazione, può causare malesseri e disorientamento. Prestare attenzione ai segnali del corpo è fondamentale per vivere la montagna in sicurezza.