30.06.25 – 14.00 – Il Comune di Udine continua a lavorare per migliorare l’accessibilità degli spazi urbani e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Dopo gli interventi avviati nel centro storico, che rappresentavano la prima fase del Piano per l’eliminazione delle barriere (PEBA), avanzano ora anche le due fasi successive: quella dedicata agli edifici pubblici e quella rivolta ai quartieri cittadini.
Nel corso dell’ultima riunione di giunta è stata approvata una delibera che aggiorna il quadro degli interventi sul patrimonio edilizio comunale. Il documento contiene le schede relative al cosiddetto PEBA 2 e definisce le priorità d’intervento, dando precedenza agli immobili più frequentati, in particolare quelli in cui si trovano servizi rivolti al pubblico come l’anagrafe, il protocollo e altri sportelli di contatto tra cittadini e amministrazione. Rientrano tra le priorità anche edifici utilizzati per attività sportive, culturali e ricreative come piscine, palestre e teatri. L’insieme degli interventi previsti comporta una spesa stimata superiore ai due milioni e mezzo di euro. Per questa ragione, la giunta ha deciso di destinare circa 250 mila euro all’anno per i prossimi dieci anni alla realizzazione progressiva delle opere.
Nel frattempo ha preso avvio anche la fase di pianificazione del PEBA 3, che riguarda i quartieri esterni al centro storico. Il primo sopralluogo si è svolto in via Pradamano con la partecipazione dell’assessore all’edilizia privata e alla pianificazione territoriale Andrea Zini e dell’assessore alla viabilità e alle opere pubbliche Ivano Marchiol. Erano presenti anche rappresentanti del consiglio di quartiere, alcune associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali, un tecnico del CRIBA (Centro regionale d’informazione sulle barriere architettoniche) e i progettisti incaricati. L’incontro rientra in un percorso partecipativo che proseguirà nei prossimi mesi anche in altre zone della città.
Il PEBA 3 prevede l’analisi di 14 aree urbane: Baldasseria, Beivars, Chiavris, Cormor Basso, Cussignacco, Gervasutta, Godia, Laipacco, Paderno, Quartiere Aurora, Rizzi, San Gottardo, San Rocco, Sant’Osvaldo, via Cividale e Villaggio del Sole. I tecnici incaricati hanno già realizzato una mappatura dettagliata dei percorsi pedonali in questi quartieri, per un’estensione complessiva superiore ai 30 chilometri.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore Zini, l’obiettivo è creare una rete accessibile che colleghi in modo efficace i principali servizi cittadini e i quartieri al centro storico, a partire dalle fermate del trasporto pubblico locale, seguendo una logica di pianificazione urbana coerente. L’ascolto diretto delle esigenze degli utenti, ha sottolineato Zini, è un elemento fondamentale per la buona riuscita del piano. Gli interventi previsti, ha aggiunto, avranno un impatto significativo sulla quotidianità di molte persone.
Anche l’assessore Marchiol ha sottolineato il valore concreto e immediato degli interventi. Il lavoro in corso, ha affermato, è strutturale e riguarda tutto il territorio comunale, dal centro agli edifici pubblici, fino ai quartieri. Spesso gli interventi per l’accessibilità vengono integrati in opere già programmate, permettendo così di raggiungere più obiettivi contemporaneamente. Marchiol ha infine evidenziato come il piano nasca da un confronto costante con cittadini e associazioni, nella convinzione che solo attraverso la partecipazione si possano definire interventi realmente rispondenti ai bisogni quotidiani della comunità.