24.06.25 – 09.00 – Nella mattinata dello scorso martedì 24 giugno, all’interno della Casa Circondariale di Udine, si è verificata una grave aggressione ai danni di quattro agenti della Polizia Penitenziaria. L’episodio è avvenuto intorno alle 8 e ha coinvolto due persone detenute, entrambe già note per comportamenti violenti: un cittadino di origini marocchine di 22 anni, trasferito da Treviso per motivi di sicurezza, e un uomo, di Trieste, coinvolto nelle rivolte scoppiate l’estate scorsa nella Casa circondariale di Trieste.
I due hanno colpito con violenza gli agenti, causando a due di loro fratture con una prognosi di 21 giorni. Gli altri due sono stati dimessi con prognosi rispettivamente di sei e cinque giorni.
L’aggressione è l’ennesimo episodio in un contesto di tensione che da tempo interessa la struttura udinese. Pure nei mesi scorsi si erano verificati episodi simili. Secondo quanto riferito dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), la situazione è resa ancora più critica dal sovraffollamento. A fronte di una capienza regolamentare di 490 posti, nel carcere di Udine risultano attualmente presenti oltre 730 detenuti.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha evidenziato anche la persistente carenza di personale e l’assenza di strumenti adeguati per garantire la sicurezza degli addetti. Tra le misure proposte dal sindacato, vi sono l’introduzione delle body-cam e di dispositivi di difesa non letali, come flash ball e bola wrap, già utilizzati in altri Paesi.
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dalla presenza crescente di detenuti con disturbi psichiatrici, spesso inseriti nel circuito ordinario dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Il SAPPE ha ribadito la necessità di strutture specifiche per la gestione di questi casi, evidenziando come l’attuale mancanza di soluzioni adeguate rappresenti un rischio per la sicurezza interna e per l’equilibrio complessivo del sistema penitenziario.
Sul caso sono intervenuti anche il deputato della Lega Graziano Pizzimenti e il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra FVG).
Pizzimenti ha definito l’episodio “inaccettabile” e ha chiesto l’applicazione delle misure previste dal Decreto Sicurezza per rafforzare la tutela degli agenti impegnati nelle carceri.
Honsell, in una nota, scrive: “Apprendiamo, con preoccupazione, le notizie che giungono dalla Casa circondariale di Udine dove quattro agenti della polizia penitenziaria e operatori sono stati aggrediti riportando serie conseguenze”.
“Esprimiamo solidarietà a questi lavoratori e la riconoscenza per il difficilissimo servizio che fanno alla nostra comunità, nonché gli auguri di rapida guarigione. Ancora una volta, i lavoratori, sono vittime di situazioni di sovraffollamento e mancanza di programmazione carceraria. Com’è possibile – conclude Honsell – che vengano trasferiti in un carcere già sovraffollato ulteriori detenuti?”