19.06.25 – 16.00 – Prima ha danneggiato l’auto dell’ex compagna con una sostanza corrosiva, poi l’ha inseguita e speronata per le strade di Udine. Dopo l’ennesimo episodio, la Polizia di Stato ha avviato le procedure d’urgenza previste nei casi di violenza di genere, culminate il 18 giugno nell’esecuzione della misura cautelare in carcere a carico di un 38enne cittadino italiano, accusato di atti persecutori.
I fatti più recenti risalgono alla sera del 13 giugno, quando la vittima si è avvicinata, visibilmente scossa, a due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, operative in città a supporto della Squadra Volante della Questura. La donna era alla guida di un’auto pesantemente danneggiata lungo la fiancata sinistra, e ha raccontato agli agenti di essere stata appena inseguita e ripetutamente speronata dal suo ex compagno, che l’aveva attesa fuori dal luogo di lavoro in periferia.
Secondo quanto riferito, l’uomo l’avrebbe incalzata a lungo, colpendola più volte con l’auto e mettendo seriamente a rischio la sua incolumità. Solo in prossimità di viale Palmanova, forse accorgendosi della presenza della Polizia, l’aggressore avrebbe abbandonato l’inseguimento. Gli agenti hanno subito attivato le ricerche, rintracciando poco dopo l’auto segnalata nei dintorni.
Dalla ricostruzione è emerso anche un episodio precedente, risalente ad alcuni giorni prima, in cui il 38enne si sarebbe presentato fuori dal lavoro della donna per versare una sostanza corrosiva sulla sua auto, causando danni rilevanti. Il racconto della vittima ha tracciato un quadro coerente con altri comportamenti preoccupanti risalenti al periodo della convivenza, già terminata.
In attesa dell’intervento dell’autorità giudiziaria, la Divisione Anticrimine della Questura di Udine ha emesso un ammonimento del Questore, misura prevista dal Codice Rosso (DL 93/2013) che consente un’azione preventiva anche senza querela, nei casi di violenza domestica o di genere.
Dopo la valutazione della Procura, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, eseguita il 18 giugno. L’uomo si trova ora detenuto presso la casa circondariale di Udine.