28.05.25 – 10.00 – Un’estate più accessibile e serena per bambini e bambine con bisogni educativi speciali: è l’obiettivo di “Stelle in Gioco”, il nuovo progetto sperimentale promosso dal Comune di Udine in collaborazione con la cooperativa sociale Hattiva Lab. Il servizio, il primo del genere attivato in città, sarà operativo dal 16 giugno al 25 luglio all’interno del centro estivo ospitato nella scuola “Divisione Alpina Julia” di piazza Polonia.
Il progetto è stato presentato dall’assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone e dalla presidente di Hattiva Lab, Paola Benini. Prevede l’accoglienza di un massimo di dieci bambini dai 6 agli 11 anni con bisogni educativi speciali, in particolare legati a disturbi evolutivi specifici, affiancati da un’équipe specializzata di quattro educatori. L’obiettivo è offrire uno spazio inclusivo, sicuro e stimolante, capace di rispondere con attenzione a esigenze educative complesse, senza però escludere la possibilità di partecipare anche alle attività comuni del centro.
«Si tratta di un passo avanti verso una città più inclusiva», ha sottolineato l’assessore Pirone. «Il nostro intento è quello di offrire un servizio educativo personalizzato, che non si limiti a integrare, ma che sappia davvero accogliere. Questo progetto è un tassello in più nella costruzione di un’offerta estiva che tenga conto dei bisogni di tutte e tutti».
All’interno della struttura saranno allestiti spazi protetti e regolati dal punto di vista sensoriale – angoli morbidi, materassi, giochi sicuri – pensati per offrire momenti di tranquillità e autoregolazione emotiva. Lo spazio sarà comunque accessibile a tutti i bambini del centro, nella logica dell’inclusione e dell’interazione tra pari.
«Non saranno i bambini ad adattarsi al servizio, ma sarà il servizio a modellarsi sulle loro esigenze», ha spiegato Paola Benini. «Abbiamo progettato un modulo innovativo, affiancando alle attività del centro estivo laboratori mirati, percorsi manuali e creativi, momenti educativi costruiti su misura. Il tutto in un contesto integrato, che favorisca la partecipazione e la socialità».
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno dell’amministrazione comunale per migliorare la qualità dell’offerta educativa cittadina. Nei centri estivi comunali, accanto al coordinatore tradizionale, è stata prevista infatti anche la figura del coordinatore socio-educativo e sono state attivate ore di formazione specifica per il personale coinvolto.
Il progetto “Stelle in Gioco” può contare anche su un gesto di solidarietà spontanea: una donazione, arrivata in forma anonima, da parte di un gruppo di cittadini udinesi. La cifra raccolta sarà utilizzata per sostenere concretamente l’accesso al centro estivo di bambini con bisogni educativi speciali. Un gesto semplice, come lo ha definito lo stesso Comune, ma che “ha il sapore di un raggio di sole, che si affaccia per spazzare via un po’ di ombre”.
L’auspicio, ha concluso l’assessore Pirone, è che “Stelle in Gioco” diventi un modello da rafforzare e replicare, perché «una città inclusiva non si costruisce a parole, ma con servizi concreti e con una comunità che sa prendersi cura dei suoi membri più fragili».