16.05.25 – 10.00 – Non solo sanzione, ma anche ascolto, inclusione e opportunità: sono queste le coordinate dell’hub multiservizio “Giustizia di comunità”, inaugurato nei giorni scorsi con una conferenza tenutasi nell’Auditorium del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Udine. Si tratta del secondo centro sperimentale di questo tipo attivo in Friuli Venezia Giulia, dopo quello già operativo a Trieste. L’obiettivo è chiaro: offrire percorsi di reinserimento e supporto a chi è coinvolto in procedimenti penali, mettendo in rete servizi sociali, sanitari, educativi e lavorativi.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero della Giustizia, Università degli Studi di Udine, Terzo Settore, Caritas e Comuni, e si fonda su un principio preciso: la giustizia non può esaurirsi nella punizione, ma deve offrire concrete possibilità di riparazione e cambiamento.
L’hub di Udine rappresenta una risposta integrata ai bisogni complessi delle persone in esecuzione penale, offrendo supporto personalizzato e percorsi di accompagnamento che tengano conto della storia individuale, del contesto sociale e delle fragilità presenti. Al centro dell’approccio vi è l’idea di una “giustizia di prossimità”, che coinvolge la comunità locale e mira a trasformare l’esperienza penale in occasione di crescita e riscatto, anche per le vittime di reato.
Durante la cerimonia inaugurale, l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali Riccardo Riccardi ha ricordato che «una società non può produrre sconti di fronte ai comportamenti delle persone, ma non può nemmeno produrre scarti. Stiamo portando avanti un lavoro che rende migliore l’intera comunità». Un impegno che passa dalla costruzione di reti e progetti condivisi, in cui istituzioni e realtà del territorio operano in sinergia.
L’hub si propone quindi come presidio di innovazione sociale, volto a superare l’isolamento e la marginalità attraverso azioni concrete, come tirocini formativi, percorsi di cura, consulenza legale e mediazione. La partecipazione attiva dei Comuni e delle organizzazioni del Terzo Settore garantisce radicamento e continuità nel tempo, elementi fondamentali per la riuscita dell’iniziativa.
Con l’apertura della sede di Udine, il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le regioni più attive sul fronte della giustizia riparativa, puntando a una trasformazione culturale che vede nella responsabilità condivisa il cuore del cambiamento.