29.04.25 – 16:20 – ‘Perché visitare Gorizia?‘. Un quesito curioso da chiedere ad un chatbot, ovvero un software che simula le conversazioni umane. Sempre più spesso, infatti, risulta all’ordine del giorno interrogare gli strumenti di Intelligenza Artificiale per risolvere i propri dubbi su qualsivoglia argomento, turismo compreso.
Ecco dunque che domandare a piattaforme quali DeepSeek, Chat GTP, Grok e similari può essere una buona idea per raccogliere in breve tempo le informazioni essenziali di cui si ha bisogno. Quasi come un dispenser automatico di conoscenza.
Stando a quanto ‘pensa‘ l’Intelligenza Artificiale sulla realtà goriziana, essa viene definita come ‘un gioiello di confine tra Italia e Slovenia‘ che offre ai visitatori un mix di tradizioni, architettura, culture e paesaggi affascinanti.
Varrà la pena visitarla? Per il chatbot decisamente sì.
Oltre al fatto che quest’anno Gorizia e Nova Gorica vanta il titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 – e che quindi porta con sé tutta una serie di eventi e manifestazioni culturali dedicate a Go!25 – vi sono diverse ragioni per trascorrervi un soggiorno.
Dal Castello di Gorizia a Piazza della Vittoria, dalla Sinagoga al cimitero ebraico, la cittadina offre un viaggio storico tra Medioevo e Novecento. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, Gorizia è stata divisa dal confine con la Jugoslavia; ad oggi il confine è aperto facendo di Nova Gorica un’estensione della città nonché simbolo di unità europea, letteralmente ‘senza confini‘. Una Capitale della cultura ‘transfrontaliera’ per eccellenza.
A tal proposito, il chatbot cita la Piazza Transalpina e la relativa Stazione, dove un tempo correva la ‘cortina di ferro‘, oggi un punto d’incontro tra due culture nonché simbolo di cooperazione tra lo stato italiano e quello sloveno. E ancora, il Museo della Grande Guerra che si accompagna al Festival Internazionale ‘ÈStoria‘.
Ma visitare una città significa anche conoscerla attraverso i suoi piatti tipici. Su questo, anche l’Intelligenza Artificiale sembra essere d’accordo.
In un connubio di tradizione friulana, slovena e austriaca, i turisti non possono non provare la jota, la gubana e i vini del Collio, come la Ribolla Gialla e il Friulano. Ancora meglio, quindi, visitare Gorizia nel mese di settembre, cioè durante il Festival enogastronomico ‘Gusti di Frontiera‘.
Anche le zone che attorniano la città sono una meta molto interessante, sempre secondo l’AI. L’appena citato Collio Goriziano e i borghi come Cormons e Capriva, fare delle escursioni e attività sportiva sul fiume Isonzo, o delle passeggiate sul Monte Sabotino, ad esempio.
In conclusione, il chatbot ci ricorda perché scegliere di visitare Gorizia con queste parole: “Perché è una città autentica, lontana dal turismo di massa, dove ogni angolo racconta una storia. Perché qui si assapora un’Europa senza confini, tra caffè viennesi, trattorie friulane e scorci sloveni. Perché è il posto giusto per chi cerca cultura, buon cibo e paesaggi rilassanti”.
[e.s.]