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mercoledì, 16 Aprile 2025

Riflessione a più voci sulla situazione di bambini e adolescenti nella realtà regionale

2025.10.04 – 15.30 – Un confronto aperto e partecipato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sull’ascolto delle istanze dei minori si è svolto martedì 9 aprile nell’auditorium “Antonio Comelli” del palazzo regionale di via Sabbadini, dove istituzioni, enti locali, associazioni di volontariato e rappresentanti del mondo scolastico – compresi il Consiglio comunale dei ragazzi e gli studenti delle scuole superiori di Udine – si sono riuniti per commentare i dati del rapporto Istat dedicato al tema, con particolare attenzione alla situazione del Friuli Venezia Giulia.

All’iniziativa ha aderito anche il Garante regionale dei diritti della persona, Enrico Sbriglia, che ha sottolineato come l’incontro abbia rappresentato un momento di ascolto e confronto importante, in cui leggere numeri e statistiche alla luce delle esperienze di chi lavora quotidianamente a contatto con le giovani generazioni.

«L’occasione è stata utile – ha commentato Sbriglia – non solo per recepire le osservazioni di chi opera nel campo dei diritti dell’infanzia, ma anche per affrontare le sfide sociali che quei numeri ci raccontano».

Tra le questioni più urgenti, ha evidenziato il tema della denatalità e dello spopolamento giovanile, due tendenze che interessano da anni l’intero Paese, con riflessi diretti anche sulla coesione sociale e sulla sostenibilità dei servizi pubblici.

«Il numero delle persone anziane supera grandemente quello dei giovani – ha osservato ancora il Garante – e questo si riflette nella vita quotidiana, influenzando tutti gli aspetti della società». Da qui l’appello a investire nella gioventù non solo per ragioni etiche, ma anche per garantire un futuro al territorio: «Se non si interviene, le nostre città rischiano di desertificarsi».

Nel corso dell’incontro è emersa anche la necessità di rivedere l’approccio alle politiche di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, con un richiamo a evitare generalizzazioni e semplificazioni. Secondo Sbriglia, è necessario affrontare il tema «non come una contesa tra favorevoli e contrari, ma con la consapevolezza che ogni intervento pubblico ha bisogno di strumenti adeguati e di una visione d’insieme».

Il Garante ha riconosciuto come la Regione Friuli Venezia Giulia abbia già intrapreso da tempo un percorso normativo e operativo attento alle esigenze delle nuove generazioni, cercando di costruire una rete di protezione e sostegno adeguata al contesto in rapida trasformazione.

L’incontro si è concluso con l’auspicio che le future edizioni del rapporto Istat possano registrare segnali di miglioramento, grazie a politiche mirate e alla capacità del territorio di valorizzare ogni componente del capitale umano, senza distinzione di provenienza.

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