09.04.2025 – 14.00 – Sei persone arrestate, una colpita dal divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia, trenta perquisizioni in sette province italiane e quattro immobili sequestrati: è il bilancio dell’operazione condotta ieri all’alba da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine.
L’indagine, avviata nell’ottobre 2023, ha portato alla luce un’associazione per delinquere attiva soprattutto nel territorio udinese, dedita a truffe online, furti, rapine e attività di riciclaggio. In tutto sono venti le persone indagate, ritenute coinvolte, a vario titolo, in un meccanismo ben organizzato che partiva da Udine e si estendeva fino a Torino e ad altre province del Nord Italia.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo simulava vendite di beni di lusso – orologi e auto – su piattaforme online, convincendo gli acquirenti a consegnare contanti per poi far perdere le proprie tracce. Il denaro veniva poi “ripulito” attraverso l’acquisto e la rivendita di autovetture di pregio o investimenti immobiliari, sfruttando anche una ditta individuale e una società con sede nel territorio udinese, formalmente attive nel settore dello smaltimento di materiali ferrosi.
Attraverso un sistema di sovrafatturazioni, le stesse imprese giustificavano entrate e flussi finanziari sproporzionati rispetto alla reale attività economica, coinvolgendo anche aziende e consorzi della provincia di Torino. Il blitz, eseguito in sinergia dalle forze dell’ordine, ha interessato diverse province – Udine, Trieste, Gorizia, Venezia, Treviso, Torino e Biella – ma il cuore dell’attività criminale, secondo gli investigatori, era radicato proprio in Friuli, con Udine come base logistica e operativa.
I quattro immobili sequestrati – tre a scopo preventivo per impedire la reiterazione dei reati e uno considerato profitto del riciclaggio – sono parte del patrimonio accumulato attraverso queste attività illecite.
La Procura sottolinea che tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a eventuale condanna definitiva, nel rispetto della normativa vigente.