29.03.2025 – 14.00 – Quarta edizione per l’evento di plogging “Ripuliamo il Parco del Torre”, che nella mattinata di sabato 29 marzo ha coinvolto decine di volontari in un’attività di raccolta rifiuti lungo il fiume Torre.
Il “plogging” è un’attività che combina corsa o camminata con la raccolta dei rifiuti. Nato in Svezia, il termine deriva dall’unione di “plocka upp” (raccogliere) e “jogging”. È una pratica diffusa a livello globale per sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale, promuovendo uno stile di vita attivo e responsabile.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Ripuliamoci Challenge nell’ambito del “Giro d’Italia Plogging 2025”, ha visto la partecipazione di cittadini, associazioni e anche alcuni ospiti del centro di accoglienza dell’ex caserma Cavarzerani.
Dopo il successo dello scorso anno nell’area del Cormor, dove erano stati raccolti oltre un centinaio di sacchi di rifiuti, l’evento ha nuovamente unito impegno ecologico e attività fisica, ribadendo l’importanza della sensibilizzazione ambientale. Presente anche l’assessora all’Ambiente del Comune di Udine, Eleonora Meloni, che ha partecipato attivamente alla raccolta e ha sottolineato il valore di iniziative di questo tipo.
“L’abbandono dei rifiuti ha conseguenze devastanti per l’ambiente e è grave che le aree verdi frequentate dai cittadini siano costantemente deturpate”, ha dichiarato l’assessora. “Eventi come questo non solo contribuiscono alla pulizia del territorio, ma aiutano anche a promuovere un senso di responsabilità collettiva. Il volontariato ancora una volta si mette al servizio della comunità e dell’ambiente”.
Meloni ha poi espresso il proprio ringraziamento all’associazione Ripuliamoci Challenge, alla sua fondatrice Valentina Martinis e a tutte le realtà che ogni settimana si dedicano con impegno alla pulizia volontaria della città.
L’iniziativa conferma l’interesse crescente verso il plogging, una pratica che combina sport e tutela ambientale, e l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadinanza per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.