21.5 C
Udine
lunedì, 19 Maggio 2025

Udine ricorda il giudice Rosario Livatino con una mostra e un incontro pubblico

19.03.2025 – 16.30 – A Udine una mostra e un convegno ripercorreranno la vita e il sacrificio di Rosario Livatino, il giovane magistrato assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato da Papa Francesco il 9 maggio 2021.

L’iniziativa, promossa dal Centro culturale Il Villaggio e dall’Associazione culturale universitaria Antonio Rosmini, in collaborazione con l’Università di Udine, porterà in città l’esposizione “Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”, visitabile da lunedì 24 a domenica 30 marzo 2025 presso il Velario di Palazzo di Toppo Wassermann, in via Gemona 92. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

A presentare l’esposizione sarà l’incontro pubblico “Rosario Livatino. Vita e martirio di un giudice”, in programma martedì 25 marzo alle 18 nell’aula T9 di Palazzo di Toppo Wassermann. Organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, il convegno vedrà la partecipazione di Paolo Corder, presidente del Tribunale di Udine, dell’avvocata Roberta Masotto, curatrice della mostra, e dell’avvocato Davide Bertolazzi, del foro di Milano. A moderare sarà Elvio Ancona, docente dell’Università di Udine. L’ingresso è libero.

L’evento gode del patrocinio dell’Osservatorio regionale antimafia, dell’Ordine degli avvocati di Udine e dell’Unione giuristi cattolici italiani di Udine e Gorizia.

Il percorso della mostra

L’esposizione su Rosario Livatino si sviluppa attraverso cinque sezioni, con un allestimento che unisce testi, immagini, video e audio rievocativi.

  • La prima sezione introduce la figura del magistrato attraverso una poesia di Davide Rondoni e rievoca il tragico attentato in cui perse la vita.
  • La seconda racconta la sua formazione, l’influenza della famiglia, il ruolo dell’Azione Cattolica, il contesto sociale dell’epoca e la sua profonda fede, che lo portava a trattare tutti con rispetto, persino i criminali più incalliti.
  • La terza esplora la sua attività come giudice, la sua visione della giustizia e le difficoltà di operare in un’epoca in cui il contrasto alla mafia disponeva ancora di strumenti normativi limitati.
  • La quarta è dedicata al suo martirio e alla beatificazione, raccontando anche la vicenda di Piero Ivano Nava, testimone chiave nel processo contro i sicari e costretto a vivere sotto protezione.
  • L’ultima sezione affronta l’eredità lasciata da Livatino, dalla resistenza della Chiesa alla mafia fino alle testimonianze di chi lo ha conosciuto e ai pentimenti successivi, come quelli di Salvatore Calafato e Domenico Pace, mandante ed esecutore dell’omicidio.

 

Ultime notizie

Dello stesso autore