19.03.2025 – 17.00 – Nel centenario della nascita, 19 marzo 2025, la città di Udine ha reso omaggio a Giuseppe Tonutti, storico esponente della politica friulana e nazionale, iscrivendo il suo nome nel Famedio dei benemeriti presso il Cimitero monumentale di San Vito. Alla cerimonia hanno partecipato la famiglia, numerose autorità politiche e civili, oltre a cittadini che hanno voluto ricordare la sua figura.
Il sindaco Alberto Felice De Toni, nel suo intervento, ha sottolineato il valore del pensiero politico di Tonutti, ispirato al personalismo comunitario, un’idea che pone la persona e la sua dignità al centro della società, in contrapposizione sia all’individualismo che alle forme di governo totalitarie. “Era un uomo di visione – ha detto De Toni – aveva stretti rapporti con Aldo Moro, era moroteo come molti in Friuli e come un altro grande della politica italiana, Piersanti Mattarella. Oggi la comunità udinese rende omaggio a una figura di straordinario spessore politico e umano, la cui azione ha segnato profondamente lo sviluppo del nostro territorio e il cui impegno nella ricostruzione post-terremoto e nella realizzazione di infrastrutture fondamentali per la regione è tangibile ancora oggi”
Durante la commemorazione, l’ex senatore Diego Carpenedo ha ripercorso la vita e l’impegno civile e politico di Tonutti, mentre la figlia Francesca Tonutti ha offerto un ricordo più personale.
Biografia di Giuseppe Tonutti
Giuseppe Tonutti è stato un personaggio di primo piano nella politica friulana e nazionale già a partire dall’immediato Dopoguerra, contribuendo in modo determinante allo sviluppo del Friuli Venezia Giulia e alla ricostruzione post-terremoto del 1976.
Dopo un impegno giovanile nella Brigata Osoppo durante la Resistenza, entrò nella Democrazia Cristiana, diventando un protagonista della politica regionale e nazionale. Nel 1951 fu eletto consigliere comunale di Udine e, dal 1952 guidò la segreteria provinciale della DC. Nel 1965 divenne Segretario Regionale della DC del Friuli Venezia Giulia, carica che mantenne fino al 1976, promuovendo una politica di unità regionale e sostenendo la collaborazione tra i partiti di centro-sinistra, in linea con la visione di Aldo Moro, con cui ebbe stretti rapporti. Proprio nel 1976 fu eletto Senatore della Repubblica, incarico che mantenne per tre legislature fino al 1987.
Tonutti si distinse in particolar modo dopo il terremoto che colpì il Friuli del 1976. Seguì da vicino i lavori della Commissione Lavori Pubblici e fu relatore della legge n. 546 del 1977, la prima normativa per la ricostruzione. Successivamente, fu promotore della legge n. 828 del 1982, che oltre a prevedere la ricostruzione di abitati e infrastrutture, delineò lo sviluppo economico post-terremoto con interventi quali l’autostrada fino a Tarvisio, il raddoppio della Ferrovia Udine-Tarvisio, e l’istituzione di nuovi settori disciplinari della neo costituita Università di Udine.
Questa sua esperienza nella ricostruzione del Friuli lo portò a essere relatore delle prime leggi per le zone terremotate della Campania e del Belice dopo i terremoti del 1980.
Nella sua lunga carriera Tonutti fu determinante anche nella costruzione di grandi opere della Regione, in particolare sulla rete viaria: da presidente di Autovie Venete (1965-1974), completò l’autostrada Udine-Trieste-Venezia e il tratto Portogruaro-Pordenone, migliorando i collegamenti tra il Friuli, l’Italia e l’Europa. Dal 1974 al 1976 guidò l’Ente autonomo del Porto di Trieste e si occupò del suo risanamento finanziario e della sua valorizzazione strategica. Negli stessi anni in cui fu presidente anche della Cassa di Risparmio Udine-Pordenone.
Dal 1982 al 1986 fu Segretario Nazionale Amministrativo della DC, affrontando con successo le delicate questioni finanziarie del partito. Successivamente, dal 1989 al 1992, assunse la presidenza della Friulia S.p.A., finanziaria regionale che sotto la sua guida fu risanata e orientata al sostegno delle piccole e medie imprese friulane.
Giuseppe Tonutti è morto nel 2018, a 93 anni, nella sua casa di Fagagna.