10.03.2025 – 18.00 – A Udine prosegue il percorso per rendere la città più accessibile e sicura. Con l’avvio della terza fase del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), il Comune punta ora a migliorare i percorsi pedonali nei quartieri, dopo aver già lavorato sull’accessibilità del centro storico e degli edifici comunali nelle prime due fasi.
Il processo è stato inaugurato pochi giorni fa con un incontro partecipativo a Casa Cavazzini, alla presenza degli assessori Andrea Zini (Pianificazione territoriale) e Ivano Marchiol (Lavori pubblici), delle principali associazioni per le disabilità motorie, cognitive e sensoriali, di un rappresentante del CRIBA (Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche del FVG) e dei referenti dei Consigli di Quartiere Partecipati. Alla riunione hanno partecipato anche la progettista Claudia Carraro e l’architetto Gregorio Grasso dello studio Supernova Design Group.
L’obiettivo della nuova fase del PEBA è individuare le criticità nei quartieri di Baldasseria, Beivars, Chiavris, Cormor Basso, Cussignacco, Godia, Laipacco, Paderno, Quartiere Aurora, Rizzi, San Gottardo, San Rocco, Sant’Osvaldo e Villaggio del Sole, coprendo complessivamente trenta chilometri di percorsi pedonali. Per raccogliere segnalazioni sui punti più problematici, ai partecipanti è stato presentato un questionario, utile a mappare le necessità in relazione a servizi culturali, scolastici, socio-sanitari, sportivi e amministrativi.
“La partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini è fondamentale per individuare le reali necessità e indirizzare al meglio le risorse pubbliche”, ha sottolineato l’assessore Zini. Tra le richieste emerse, particolare attenzione è stata riservata all’eliminazione delle barriere nelle aree residenziali di Social Housing.
Per il Comune, coinvolgere direttamente i cittadini nei processi decisionali è un aspetto chiave. “Raccogliere le esigenze dell’utenza a cui è indirizzato l’intervento è per noi fondamentale”, ha aggiunto Zini. “Questa fase del PEBA riguarderà i quartieri, dove vive l’80% della popolazione udinese. Gli interventi avranno quindi un impatto significativo sulla vita quotidiana di moltissime persone”. L’obiettivo è connettere meglio i quartieri tra loro e con i servizi principali, garantendo spostamenti più sicuri e inclusivi.
Nel frattempo, il lavoro sulle prime due fasi del PEBA prosegue. Per il centro storico sono stati già realizzati oltre cento micro-interventi e ulteriori lavori, per un investimento di un milione e mezzo di euro, partiranno a maggio 2025. La seconda fase, invece, è attualmente in fase di progettazione. Entro l’estate si concluderà l’analisi di trenta edifici di proprietà comunale, così da delineare gli interventi necessari per migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici.
“L’eliminazione delle barriere architettoniche è un impegno strutturale e produce effetti concreti e visibili”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Ivano Marchiol. “Gli interventi del PEBA non sono solo azioni mirate, ma spesso si integrano con altri lavori già programmati, permettendo di adottare i migliori criteri di accessibilità e ottimizzare tempi e risorse”.
Con questa terza fase, il Comune di Udine ribadisce il proprio impegno per una città più inclusiva, in cui la mobilità sia davvero alla portata di tutti.