07.03.2025 – 08.00 – Udine piange la scomparsa dell’architetto Federico Marconi, morto il 6 marzo all’età di 92 anni. Figura di spicco dell’architettura italiana, Marconi ha lasciato un’impronta profonda nel tessuto urbano della città , contribuendo a definirne l’aspetto moderno con opere che uniscono sensibilità artistica e funzionalità .
Nato a San Vito al Tagliamento, Marconi si era laureato nel 1956 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV). Dopo la laurea, aveva collaborato con maestri del calibro di Gino Valle, Alvar Aalto e Carlo Scarpa, esperienze che ne avevano influenzato profondamente lo stile e la visione progettuale. La sua passione per l’architettura giapponese, sia antica che contemporanea, ha segnato il suo percorso creativo, traducendosi in un linguaggio architettonico raffinato ed essenziale.
Tra le sue opere più significative a Udine si annoverano il Monumento alla Resistenza (nella foto patrimonioculturale fvg), il padiglione d’ingresso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia e la collaborazione con Scarpa per la Casa Veritti (1958-1959). Marconi ha inoltre progettato le case Tognazzi (1967), Tosolini (1979) e Michelutti (1998), nonché l’arredo urbano di via Mercatovecchio, piazza Duomo e piazzetta Marconi, realizzato nel 2005.
Il suo contributo all’architettura non si è limitato alla città di Udine, ma ha avuto un’eco anche a livello nazionale e internazionale. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione lo ha reso una figura di riferimento nel panorama architettonico del Novecento.
L’amministrazione comunale ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa. L’assessore alla Cultura Federico Pirone ha ricordato Marconi come “un protagonista tanto significativo quanto discreto della nostra comunità ”. “I segni del suo progettare sono indelebili nella nostra città ”, ha dichiarato, menzionando tra le opere più rappresentative il Monumento alla Resistenza di piazzale XXVI Luglio, realizzato con Gino Valle e lo scultore Dino Basaldella, e il CRO di Aviano. “Con la sua scomparsa, il Friuli perde un grande professionista che ha saputo interpretare con sensibilità e rispetto l’anima di una grande comunità , qui e in campo internazionale.”
Con Federico Marconi scompare un architetto che ha saputo coniugare eleganza, rigore e innovazione, lasciando in eredità un patrimonio architettonico che continuerà a raccontare la sua visione e la sua sensibilità progettuale.