28.02.2025 – 18.00 – La Torre di Santa Maria si conferma un punto di riferimento per la memoria e il futuro dell’industria friulana con l’inaugurazione della mostra “OH! Viaggio nel mondo del legno arredo”, promossa da Confindustria Udine, Associazione Archimede e Domenico Taverna e Vetrina dell’Ingegno. Dopo l’esposizione dedicata all’edilizia, questo nuovo allestimento racconta una delle eccellenze produttive del territorio, un settore che ha fatto di Udine un polo industriale di rilievo internazionale.
Il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, ha sottolineato il valore strategico della Vetrina dell’Ingegno, che non si limita a celebrare il passato, ma punta a stimolare nuove generazioni di imprenditori e lavoratori. “La Torre di Santa Maria è diventata un centro nevralgico per la cultura d’impresa, con oltre 90 eventi ospitati e più di duemila visitatori solo nel 2024. Il nostro obiettivo non è fermarci alla celebrazione di un glorioso passato, ma usare questo spazio per ispirare innovazione e crescita economica.”
Ma Pozzo ha lanciato anche un monito preoccupante: “Quello che abbiamo di fronte rischia di essere un periodo di deindustrializzazione. L’Europa non deve diventare il museo dell’industria. Udine è un esempio virtuoso di come il saper fare industriale possa coniugarsi con l’innovazione, ma servono politiche industriali adeguate. Senza un intervento deciso, la nostra industria non potrà competere in un contesto sempre più difficile.”
Con un settore del legno-arredo che rappresenta la seconda industria per fatturato, export e occupazione a livello regionale, Udine gioca un ruolo chiave nell’economia friulana. Alessandro Fantoni, capogruppo Legno, Mobile e Sedia di Confindustria Udine, ha ricordato come la filiera del legno-arredo non sia più solo artigianato, ma un comparto altamente tecnologico: “Abbiamo davanti un percorso di crescita reso possibile dall’automazione e dalla formazione continua. La Torre di Santa Maria sarà un palcoscenico privilegiato per raccontare questa evoluzione e attrarre nuove generazioni di talenti.”
Tuttavia, le sfide non mancano. Pozzo ha evidenziato l’urgenza di una politica industriale europea incisiva, a partire dalla questione energetica: “I costi dell’energia in Italia sono del 50-60% più alti della media europea, rendendo le nostre imprese meno competitive. Dobbiamo investire nell’innovazione e nelle competenze, perché senza una strategia chiara rischiamo di perdere terreno rispetto ai nostri concorrenti.”
Il rischio di deindustrializzazione non riguarda solo l’economia, ma anche il tessuto sociale. “Parliamo di posti di lavoro, di redditi familiari, di coesione sociale. L’industria è la spina dorsale di Udine e del Friuli, ed è nostro dovere difenderla e rafforzarla”, ha ribadito Pozzo.
L’impegno di Udine per il futuro passa anche dalla valorizzazione delle proprie eccellenze e dalla capacità di attrarre nuove generazioni verso il mondo dell’impresa. La mostra nella Torre di Santa Maria, con il suo percorso interattivo e immersivo, vuole essere un simbolo di questo impegno: un ponte tra la storia e il futuro dell’industria friulana, che non vuole e non deve trasformarsi in un museo del passato, ma in un laboratorio vivo di innovazione e crescita.