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sabato, 19 Aprile 2025

Maxi operazione contro il soggiorno illegale delle badanti: 19 arresti e 17 denunce

25.01.2025 – 10.00 – Un’importante operazione condotta dalla Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Squadra Mobile della Questura di Udine, ha portato all’arresto di 19 donne e alla denuncia a piede libero di altre 17, tutte coinvolte in un sistema fraudolento che permetteva il soggiorno illegale in Italia. L’indagine, avviata mesi fa e diretta dalla Procura della Repubblica di Udine, ha fatto emergere un sofisticato meccanismo basato sull’uso di documenti falsi di paesi dell’Unione Europea, come Slovacchia, Polonia e Lituania.

Il caso è partito da segnalazioni degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Udine, insospettiti dall’afflusso anomalo di donne apparentemente georgiane che dichiaravano di essere cittadine comunitarie. Esibendo documenti validi per l’espatrio, queste donne ottenevano codici fiscali italiani, che consentivano loro di accedere al mercato del lavoro e ai benefici fiscali e sanitari, eludendo le rigide norme sull’immigrazione extracomunitaria. Una volta ottenuti i codici, le straniere si spostavano in altre province, dove trovavano più facilmente occupazione nel settore dell’assistenza domiciliare.

Le perquisizioni, effettuate su scala nazionale, hanno coinvolto 14 luoghi in provincia di Udine e altri in città come Pordenone, Venezia, Torino e Firenze. Complessivamente sono stati sequestrati 36 documenti falsi, principalmente slovacchi, e altrettanti codici fiscali. Le donne arrestate sono accusate di possesso e fabbricazione di documenti falsi, un reato previsto dall’articolo 497-bis del Codice Penale. Per le 17 denunciate a piede libero, invece, sono in corso ulteriori verifiche da parte degli Uffici Immigrazione, con il rischio di espulsione per mancanza dei requisiti di soggiorno.

Dalle indagini emerge l’esistenza di un’organizzazione criminale ben strutturata, capace di produrre documenti falsi all’estero e recapitarli in pochi giorni, dietro pagamento di circa 600 euro. Questo sistema consentiva alle beneficiarie di aggirare sia le norme sui flussi migratori sia quelle sull’accesso al mercato del lavoro e ai servizi sanitari. Le autorità stanno cercando di risalire ai responsabili della produzione e distribuzione dei documenti falsi.

Durante l’operazione, un ulteriore risultato significativo è stato ottenuto a Udine, dove è stato individuato e arrestato un cittadino georgiano di 41 anni, ricercato per un furto in abitazione commesso nel 2018 e condannato a due anni di reclusione.

Le indagini proseguono per verificare se lo stesso modus operandi possa essere utilizzato da altre reti criminali extracomunitarie. La Polizia di Stato resta vigile per contrastare fenomeni che non solo minano le regole sull’immigrazione, ma favoriscono anche la potenziale commissione di altri reati sul territorio italiano.

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