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sabato, 19 Aprile 2025

Processo per l’omicidio Regeni: la testimonianza della madre di Giulio Paola Deffendi

Il processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito e ucciso in Egitto nel 2016, prosegue nonostante l’assenza degli imputati e la persistente mancanza di collaborazione da parte delle autorità egiziane.

Il 21 gennaio 2025, Paola Deffendi, madre di Giulio, ha reso la propria testimonianza davanti alla Prima Corte di Assise di Roma.

Durante l’udienza, Deffendi ha raccontato il drammatico momento in cui riconobbe il corpo del figlio presso l’obitorio dell’ospedale italiano al Cairo. Ha ricordato che le fu concesso di vedere solo il volto di Giulio, mentre il resto del corpo rimaneva nascosto da un telo. Quando chiese di poter vedere anche i piedi, una suora le rispose: “Suo figlio è un martire”. In quell’istante, la madre comprese la gravità delle torture inflitte a Giulio, dichiarando: “Mi sono chiesta ‘ma cosa ti hanno fatto, Giulio?’ Sul suo corpo ho visto la bestialità e la brutalità. Lì ho capito che era stato torturato”.

Paola Deffendi ha poi ricordato l’ultima conversazione avuta con Giulio il 24 gennaio 2016, in cui il figlio spiegò ai genitori il significato del 25 gennaio al Cairo e li rassicurò di essere preparato per trascorrere quella giornata al sicuro in casa, con provviste già fatte. Ha sottolineato come Giulio, già presente in Egitto durante il colpo di Stato di al-Sisi nel 2013, si sentisse più tranquillo e protetto nel 2015, convinto che il suo status di ricercatore straniero lo mettesse al riparo da eventuali pericoli.

Lo stato del processo

Il procedimento vede imputati quattro agenti dei servizi segreti egiziani – Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abedal Sharif – accusati di sequestro, tortura e omicidio. La prima udienza si è tenuta il 20 febbraio 2024, con la presentazione di eccezioni preliminari da parte della difesa, che sono state respinte dalla Corte. La prossima udienza è prevista per il 18 marzo 2025.

L’avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio, ha evidenziato come il quadro delle circostanze relative alla scomparsa e alla morte del ricercatore si stia delineando con sempre maggiore chiarezza. Tra le prove più recenti figura una testimonianza video di un testimone oculare che avrebbe assistito alle torture inflitte a Regeni.

Nonostante questi sviluppi, il rifiuto delle autorità egiziane di collaborare rimane il principale ostacolo al raggiungimento della verità e della giustizia per Giulio Regeni.

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