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sabato, 19 Aprile 2025

Montagna friulana, sei interventi per mitigare il rischio idrogeologico: stanziati 8,3 milioni

14.01.2025 – 20.00 – Entro la fine del 2024, la Regione ha già impegnato 5,1 milioni di euro per il Sistema integrato di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, una strategia che mira a programmare e realizzare opere di difesa del territorio della montagna friulana. Il piano, concepito per salvaguardare sia l’incolumità delle persone che i beni, prevede sei interventi nelle zone sempre più colpite da fenomeni di dissesto idrogeologico.

Il Servizio sistemazioni idraulico forestali, irrigazione e bonifica ha rapidamente attivato i fondi stanziati con l’assestamento di bilancio autunnale. I lavori avranno un costo complessivo di 8,3 milioni di euro, di cui quattro saranno gestiti direttamente dal Servizio, mentre i restanti saranno realizzati in collaborazione con la Comunità di montagna della Carnia e il Comune di Ravascletto attraverso l’istituto della delegazione amministrativa.

Gli interventi si concentreranno in alcune delle aree più vulnerabili della montagna friulana. A Forni di Sotto, sono previsti lavori sul Rio Chiaradia per un valore di 800mila euro. A Treppo Ligosullo si interverrà per stabilizzare i versanti a monte di Siaio, con un investimento di 600mila euro.

Nel comune di Ravascletto saranno realizzate opere di difesa contro colate e cadute massi, sia nel capoluogo che nelle frazioni, per un totale di 1,35 milioni di euro. A Gemona del Friuli è pianificata la manutenzione delle strutture di regimazione del torrente Vegliato, un progetto che richiederà 1,95 milioni di euro.

Prato Carnico beneficerà di interventi lungo le sponde del torrente Pesarina, per un valore complessivo di 600mila euro. Infine, nei comuni di Ravascletto, Cercivento e Sutrio, si procederà alla regimentazione idraulica del Rio Agalt, con un investimento significativo di 3 milioni di euro.

I lavori sul Rio Chiaradia e sul torrente Vegliato prevedono l’avvio della progettazione di fattibilità tecnico-economica già con i fondi del bilancio 2024.

Questi interventi sono un segnale importante di attenzione verso le aree montane, messe sempre più a dura prova dai cambiamenti climatici e dai fenomeni estremi. La pianificazione e la realizzazione delle opere si inseriscono in una strategia regionale più ampia volta a preservare il territorio e le comunità locali.

 

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