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domenica, 19 Gennaio 2025

Nuove evidenze archeologiche emergono dagli scavi nella Bassa Friulana

20.12.2024 – 20.25 – Si sono recentemente concluse le indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP) per il Friuli Venezia Giulia in due siti della Bassa Friulana, precisamente a Rivignano, nella località di Ariis, e a Ronchis, nella località di Fraforeano. Le indagini sono state avviate dopo una richiesta di finanziamento per verificare e tutelare due siti archeologici che finora erano di incerta identificazione.

Gli scavi sono stati realizzati dalla CORA Società Archeologica S.r.l., in coordinamento con l’ispettore onorario Sergio Salvador e sotto la direzione scientifica della funzionario archeologa Giorgia Musina, per conto della Soprintendenza ABAP FVG. In particolare, il sito di Ariis ha restituito risultati molto interessanti. Dopo una preliminare ricognizione, sono stati eseguiti alcuni sondaggi che hanno portato a un ampliamento degli scavi.

L’uso di droni ha permesso di circoscrivere la presenza di un pozzo, strutture in fondazione e possibili sistemazioni di bonifica, il tutto databile tra il II e il III secolo d.C., periodo romano. Gli scavi hanno prodotto una significativa quantità di materiale ceramico, vetro e metallo, oltre a tegole e coppi locali. Un bollo laterizio rinvenuto conferma che la produzione di questi materiali avveniva in una fornace del territorio di Rivarotta. Tra i reperti più curiosi, sono emersi resti organici, come noci, nocciole, vinaccioli e un frammento di intreccio vegetale, che si sono conservati grazie all’acqua presente nel pozzo.

Nel sito di Fraforeano, a Ronchis, è stata realizzata la pulizia di un contesto lapideo, precedentemente individuato dall’ispettore Salvador e a rischio di spoliazione. Il Comune ha collaborato inviando proprio personale. Questo sito, che probabilmente risale all’epoca post-medievale, comprende due strutture murarie, un voltino in laterizi e alcune epigrafi sepolcrali, tutte di reimpiego e disposte sul fondo. L’insieme sembra avere una funzione infrastrutturale, ma la destinazione precisa rimane ancora incerta.

Ora, i materiali e i dati raccolti durante gli scavi sono oggetto di studio per integrarsi con i contesti archeologici già conosciuti nei territori di Ariis e Fraforeano. Questi studi serviranno ad approfondire la comprensione dei contesti di rinvenimento e a contribuire alla conoscenza della storia locale.

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