15.11.2024 – 15.56 – In Friuli Venezia Giulia, il settore turistico sta vivendo un periodo di forte crescita. Dalla fine della pandemia, la regione ha registrato un aumento del 10% nell’offerta di “affitti brevi”, raggiungendo circa 9.000 unità. Tra gennaio e agosto 2024, queste strutture hanno fatto registrare 487.000 pernottamenti, con una crescita del 19% rispetto al 2023. L’impatto economico del settore è stato di circa 65 milioni di euro solo ad agosto. I turisti sono attratti dalle bellezze culturali e naturalistiche della regione, con il 34,9% che la visita per le attrazioni culturali e il 17% per la natura. Escursioni e altre attività all’aperto sono molto popolari e rappresentano rispettivamente il 69% e il 23% delle preferenze dei visitatori.
È quanto emerso durante il convegno “Turismo di comunità e sviluppo del territorio”, organizzato da Confcooperative Alpe Adria e sostenuto da Cciaa Pordenone Udine, tenutosi a Udine giovedì 14 novembre.
Per rispondere alla domanda turistica in evoluzione, gli operatori del comparto hanno bisogno di competenze ambientali per gestire attività ecosostenibili e competenze sociali per coinvolgere le comunità locali. Le 100 cooperative che operano nel settore turistico in Friuli Venezia Giulia, che generano un valore di 120 milioni di euro, sono ben attrezzate per far fronte a queste esigenze grazie alla loro visione mutualistica e collaborativa. L’amministrazione regionale sta sostenendo questa crescita, investendo 3 milioni di euro nel 2024 per potenziare gli “Alberghi Diffusi” nelle aree carenti di offerta ricettiva. Questa è parte di una strategia più ampia che ha portato a una stima di aumento del 10,2% della spesa turistica diretta in Friuli Venezia Giulia nel 2024, fino a raggiungere circa 1 miliardo di euro.