25.09.24 – 12:00 – Secondo l’indagine sicurezza di Confcommercio Udine, il 40% degli imprenditori rileva un peggioramento rispetto al passato riguardo la propria sicurezza quando svolge il proprio lavoro. Gli operatori dei pubblici esercizi i più preoccupati. Negli ultimi due anni (2024-2023) secondo l’opinione delle imprese che operano sul territorio sono aumentati i gruppi di giovani con atteggiamenti molesti, le risse e gli schiamazzi, i furti, i taccheggi, gli atti di vandalismo e le aggressioni. Il 39,4% degli imprenditori che operano nel comune di Udine teme molto o abbastanza che la propria impresa possa essere esposta a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, violenze, etc. Anche in questo caso sono i bar, i ristoranti, i pubblici esercizi in generale a risultare più preoccupati. Ciò che maggiormente preoccupa le imprese del commercio e dei pubblici esercizi di Udine sono i furti (38,7%), le truffe e le frodi informatiche (28,0%) e le aggressioni (24,0%).
Quasi il 59% circa degli imprenditori ritiene «molto» o «abbastanza» grave il problema dell’esposizione delle imprese del commercio al dettaglio, dei bar, dei ristoranti, al rischio di rapine, violenze e atti di vandalismo. Immaginando di trovarsi vittime di atti criminali, il 62,7% delle imprese sporgerebbe denuncia, il 42,0% segnalerebbe la situazione alle forze dell’ordine. Commercianti, bar, ristoratori hanno fiducia nell’azione dello Stato.
L’80% degli imprenditori ha investito nella sicurezza. Tra le misure messe in campo per la sicurezza dagli imprenditori del comune di Udine per tutelare sé stessi e le loro imprese prevalgono i sistemi di allarme antifurto e antirapina (52%) e la video sorveglianza (47,3%)
«Non ci sostituiamo al ministero che puntualmente monitora la situazione della pubblica sicurezza sul territorio. Quello che diffondiamo è un contributo di Confcommercio sul sentiment delle imprese. In particolare di quelle dei pubblici esercizi che lavorano in orari diversi da quelli del commercio e sono a stretto contatto con una platea più ampia di popolazione. Quello che ci interessa, anche stavolta, non è la protesta fine a sé stessa, ma cercare assieme a istituzioni e forze dell’ordine una soluzione di sistema». Lo dichiara il vicepresidente nazionale e presidente provinciale di Confcommercio Udine in occasione della presentazione del rapporto di ricerca relativo all’impatto economico e sociale della microcriminalità sulle imprese del terziario del comune di Udine. A illustrare l’indagine, il direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani, che ha curato il lavoro. Per Confcommercio, oltre a Da Pozzo, era presente il presidente mandamentale Giuseppe Pavan.
[e.e.]