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sabato, 19 Aprile 2025

‘Futuro Anteriore’ è il filo conduttore della nuova edizione della Udine Design Week

23.02.2024 – 11.41 – La Udine Design Week è una settimana dedicata al design, in cui si cerca di creare corrispondenze tra globale e locale, favorire gli interscambi creativi, valorizzare le risorse del territorio. Profondamente legata al suo tessuto urbano, culturale, produttivo, le iniziative coinvolgono spazi pubblici e privati. Si svolge intorno ad un unico tema, individuato annualmente come significativo trend, che diventa la cornice per tutti i partecipanti. Quest’anno è Futuro Anteriore. Riprogettare, riproporre, riesaminare. Nella grammatica italiana è un tempo verbale che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Come si rapporta questo concetto al design? Non occorre inventare oggetti nuovi ma piuttosto. Significa partire dal grande design per progettare il futuro. In altre parole, fare meglio quello che già esiste, per esempio in termini di accessibilità e sostenibilità.
L’8^ edizione, è promossa dal Museo del Design del Friuli Venezia Giulia, MuDeFri in collaborazione e con il sostegno del Comune di Udine e dei Civici Musei, con il patrocinio di Confapi FVG e dell’Università di Udine, e il sostegno di Promoturismo e Fondazione Friuli.
Le singole mostre sono sponsorizzate da Prontoauto, Riccardo Rivoli Design Atelier, Modonutti, Altacucina.

Da sempre vengono proposti temi dove la sostenibilità è suggerita come filo conduttore: connessioni, riflessioni, naturalmente artificiale / artificialmente naturale, mondi possibili, dimensione interspazio. In questi otto anni, sono stati coinvolti centinaia di designer, di cui alcuni di fama internazionale, ma sempre con attenzione ai designer locali. Fin dalla prima edizione uno spazio è stato dedicato alle donne designer attive a livello internazionale ma anche nate o operative in FVG.
Anche l’8^ edizione vedrà la presenza di noti designer, il coinvolgimento delle forze locali impegnate nel settore, l’approfondimento del tema proposto tramite molteplici iniziative in spazi pubblici e privati. 

MOSTRE, EVENTI, VETRINE

  • FUTURO ANTERIORE, Gallerie del Progetto, Civici Musei di Udine (Qui è allestita la mostra principale.)
    Per raccontare il TEMPO ANTERIORE è stato scelto di esporre alcuni oggetti iconici del design degli anni ’50, ’60 e ’70, selezionati dal comitato scientifico del Museo del Design del Friuli Venezia Giulia con Roberto Barazzuol / Garage Gallery. La scelta curatoriale è stata quella di disporre gli oggetti non cronologicamente ma per isole tematiche relative ai materiali: legno, metallo, rattan, ceramica, vetro, plastica. Raggruppati per materiale, sono visibili un originale della sedia Leggera di Gio Ponti, la Tric dei fratelli Castiglioni e una serie di piccoli oggetti prodotti negli anni ’60 dalla Dansk Designs, emblematici delle lavorazioni del legno. Le teiere Rosenthal di Tapio Wirkaala e alcuni vasi d’autrice raccontano la ceramica nelle due dimensioni di fattura industriale / artigianale. Il telefono Cobra, prodotto da Ecofon, la lampada Viscontea dei fratelli Castiglioni, il Set di bicchieri da whisky in polimetilmetacrilato (plexiglas) dei Fratelli Guzzini formano un gruppo di oggetti in materiale plastico che rivela come gusto, materiali, colori, cambino nel corso del tempo. Il vetro è declinato con lampade a firma Massimo e Lella Vignelli, Franco Albini e Franca Helg. Alcuni oggetti come lo sgabello Mezzadro, la lampada Eclisse e la caffettiera Cupola di Aldo Rossi sono tuttora in produzione mentre, sempre per rimanere in tema metallo, è una chicca da collezionista il portacandele componibile in acciaio della BMF Nagel del 1966.
    Percorsi e grafica sono stati studiati per una fruibilità inclusiva, con percorsi per carrozzelle e testi grandi anche in braille. L’allestimento è stato realizzato dagli studenti dell’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy – Legno di ISIS Fermo Solari di Tolmezzo sotto la guida del prof. Marco Ragonese con il team composto dai docenti Lauro Bosco, Amerigo Rossitti, Mauro Rossitti. La grafica è stata progettata dal team dell’ISIS Raimondo D’Aronco di Gemona composto dai proff. Daniel Amoroso e Maria Carmela Abate per la grafica, Claudia Fallica per i testi, Maurizio Faleschini per le illustrazioni, Rossella Capodici per le traduzioni in braille e con il supporto di Viviana Gladys Biasizzo e Marco Viola.
    Spiega il prof. architetto Marco Ragonese a nome della Solari: «Nel 1974 Enzo Mari lanciava la proposta per un’autoprogettazione offrendo a chiunque, ad esclusione di industrie e commercianti, la possibilità di utilizzare i suoi disegni. L’autore sperava che questa operazione potesse rimanere in divenire.  L’intento è quello di riproporre la semplicità formale di Mari utilizzando, però, delle lavorazioni di falegnameria che consentano di aggiornare il linguaggio pauperista in un’attività didattica capace di produrre manufatti pregiati. I listelli di abete – squadrati e piallati – vengono assemblati in strutture che seguono il metodo esposto in “Autoprogettazione?”, rinunciando a incastri e giunzioni incollate in favore di viti.»
    Spiega il prof. Daniel Amoroso a nome del team del D’Aronco di Gemona: « UDW è anche accessibilità: ecco perché gli allievi della 3^ dell’Indirizzo di Grafica e Comunicazione dell’I.S.I.S. “Raimondo D’Aronco”, nella realizzazione dei pannelli didascalici di accompagnamento agli oggetti in mostra, oltre alle fasi di progettazione grafica, illustrazione, stampa, ritaglio e laminazione, ha curato anche la leggibilità dei testi. La fruizione delle risorse museali è un diritto innegabile nella formazione culturale di ognuno, pertanto, la grafica testuale è stata progettata seguendo le Linee Guida per la leggibilità del patrimonio museale da parte dei subvedenti, come indicato dalla Riforma del Dettato Costituzionale.»
    Il TEMPO FUTURO dove la sostenibilità è un elemento chiave è espresso dalla rivisitazione in uno dei materiali più riciclabili, il cartone, di cinque pezzi a firma femminile che hanno fatto la storia del design: la poltrona Bibendum di Eileen Grey, la chaise longue di Charlotte Perriand, il tavolo Tour di Gae Aulenti, la poltrona Ghost di Cini Boeri, i componibili di Anna Castelli. Le riproduzioni sono state elaborate da Margherita Berto, Lisa Gatteri e Giorgi Valentini, studenti di Scienze dell’Architettura che hanno seguito il workshop di Design tenuto dal prof. Alberto Sdegno e Anna A. Lombardi con Camilla Ceretelli.
    Nella saletta Valle delle Gallerie del Progetto sono in mostra una serie di oggetti disegnati da designer friulani, citazioni e rielaborazioni in chiave contemporanea di oggetti iconici del passato: le lampade in carta, citazione di Isamu Noguchi, di Carlo Cumini; la sedia Her di Enrico Franzolini, rivisitazione di un classico del design, la sedia Thonet; il candelabro di Roberto Barazzuol, ispirato agli anni ’60; la poltrona a dondolo Nirvana di Paolo Marinig, la poltroncina Niu di Riccardo Rivoli, la poltrona Sofia di Edi e Paolo Ciani che qualcosa dicono al grande design scandinavo; e poi il sistema di tavoli “Questi” di Enrico Sello, la libreria PuntoLInea del gruppo degli Architess (Federico Mentil, Giulia Pecol, Marco Ragonese), il portacuffie in marmo riciclato di Alessandro Masturzo e gli scacchi di post-moderna memoria di Remigio Urbani.
    Nella suggestiva corte di Palazzo Morpurgo, che Udine Design Week ha contribuito a far conoscere con le passate edizioni, ancora una volta sotto il portico è allestita una mostra in Realtà Aumentata. Studenti e studentesse dell’ITS Deledda Fabiani di Trieste, sotto la guida della prof.ssa Fabiana Chiarelli hanno interpretato il tema FUTURO ANTERIORE producendo una serie di moodboard trasformati poi in codici QR.
  • DONNE DESIGNER, Galleria La Loggia
    Il comitato scientifico del Museo del Design del FVG ha selezionato alcune donne designer originarie del Friuli Venezia Giulia, o operative sul territorio. I pezzi unici, progetti o prodotti in serie in mostra sono emblematici di approcci al design, lavorazioni e materiali diversi che creano il panorama unico del design al femminile. Cristina Celestino, pordenonese di nascita, ha trovato a Milano il successo, creando un proprio marchio che lavora con prestigiose aziende sia internazionali che locali; simile storia per Elisa Gargan che, insieme al marito Stefano Giovannoni, ha fondato il marchio Qeeboo; Francesca Petricich, architetto, mostra qui la propria propensione all’artigianato con dei vasi plasmati da lei stessa; anche Laura Carraro è dedita ad un’eccellenza artigianale, il mosaico; Monica Graffeo è operativa sul territorio con importanti incarichi di direzione artistica; Chiara Moro affianca il design al suo lavoro come stilista; Antonella Oliana, interior designer di professione, fotografa per passione, qui presenta un assemblaggio di elementi riciclati a formare un appendino: le giovani Bahar Tahsiri e Sofia Sabinot sono new entry nel mondo del design. Carol Cirandi, approdata in Friuli dopo importanti esperienze all’estero, è la designer dell’azienda Modonutti, sponsor della mostra DONNE DESIGNER e nota per la sua storica produzione di sedie in legno ma qui rappresentata da una sedia in metallo da linee semplici e pulite.
  • InfoPoint Udine Design Week
    All’interno dello spazio in via Sottomonte, 1, gentilmente concesso e arredato dall’azienda Altacucina insieme alla Riccardo Rivoli Design Atelier, si potrà sperimentare il TOUR VIRTUALE delle mostre online del MuDeFri comodamente seduti sulle sedie Livia, disegnate da Gio Ponti nel 1937.
    In occasione di Udine Design Week 24 è lanciata la nuova mostra, DIMENSIONE INTERSPAZIO in cui sono raccolti i modelli 3D degli sgabelli di design creati da noti designer italiani (Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Paolo Ulian, Marta Laudani, Denis Santachiara, Enrico Franzolini, Lorenzo Damiani) e realizzati dall’ISIS Solari di Tolmezzo e inseriti nell’allestimento 3D ideato dall’architetto Serena Midolini.
    Il Museo del Design del Friuli Venezia Giulia, MuDeFri, organizzatore di Udine Design Week, è un museo virtuale dedicato alla cultura del progetto. Concepito in maniera innovativa utilizzando le opportunità che offre la rete e la tecnologia, già dal 2016 propone mostre di design on line. Dal 2020 si è dotato di un padiglione espositivo virtuale nel quale organizza mostre 3D. L’idea di un museo così concepito coniuga passato e presente in forma dinamica, le attività di ricerca con le tipiche attività di comunicazione del nostro tempo, il locale con il globale: è un nuovo modo per occuparsi di cultura. Il padiglione è stato progettato da Serena Midolini, allora studentessa di architettura allo IUAV oggi architetto professionista e progettista di tutti gli allestimenti online al MuDeFri. All’insegna della totale accessibilità, ad ogni ora e da qualunque parte del globo, le mostre sono tradotte in inglese e sempre aperte. Semplicità Complesse, la prima mostra 3D è stata realizzata nel 2021 e raccoglie quattro architetture sperimentali ideate da altrettanti giovani architetti. Nel 2022 è stata prodotta la mostra Donne al Bauhaus dove sono stati ricostruiti in 3D alcuni oggetti disegnati da donne che frequentarono quella famosa, prima scuola di design.
  • Al Polo Scientifico dell’Università di Udine è stata realizzata una mostra con gli esiti del workshop del design tenuto dal prof. A. Sdegno e A.A. Lombardi con Camilla Ceretelli per gli studenti del corso Advanced 3D LAB del Dip. Politecnico di Ingegneria e Architettura. Tema: la rivisitazione di alcuni oggetti iconici, in prevalenza sedie, realizzati con cartone gentilmente fornito da Scatolificio Udinese. Il workshop era propedeutico a Udine Design Week e concepito intorno al tema FUTURO ANTERIORE. Tra le sedie iconiche più popolari tra gli studenti sono state quelle di Gerritt Rietveld, la Blu and Red chair e la Steltman, ma Margherita Berto, Lisa Gatteri e Giorgi Valentini si sono cimentati con cinque pezzi a firma femminile (la poltrona Bibendum di Eileen Grey, la chaise longue di Charlotte Perriand, il tavolo Tour di Gae Aulenti, la poltrona Ghost di Cini Boeri, i componibili di Anna Castelli) ricostruendone il modello 3D per costruire quello in scala 1:1 con lavorazioni industriali in cartone esposte alle Gallerie del Progetto dei Civici Musei.
    Mercoledì 13 marzo 2024, ore 15.00, all’auditorium della Biblioteca del Polo Universitario si terrà il convegno Design: futuro anteriore. Innovazione, industria, società. Con il contributo dei rappresentanti della politica, delle Istituzioni culturali, del mondo imprenditoriale e culturale, degli studiosi di Symbola, Fondazione per la qualità italiana, che annualmente pubblica i report Design Economy ed Io sono cultura, vorremmo provare ad analizzare il presente e tracciare una linea evolutiva dove Architettura e Design siano confermati come spinta all’innovazione e al turismo. Intervengono Patrizia Moroso, Marianna Fantoni, l’architetto Ico Migliore e la giornalista Roberta Mutti.
  • Premio Venice Design Week, da 16metriquadri
    Da diversi anni questa piccola galleria propone gioielli contemporanei realizzati da artisti internazionali con i materiali più disparati, da semipreziosi a riciclati. In occasione di Udine Design Week si rinnova la collaborazione con Venice Design Week, che annualmente propone un concorso sul gioiello che vede la partecipazione di creativi da tutto il mondo. Udine e Venice Design Week fanno parte della rete Italian Design Weeks insieme a Varese, Ancona, Palermo ed altre analoghe manifestazioni che si tengono in Italia e nel mondo, promuovendo scambi e collaborazioni. In questo contesto si colloca la presentazione del gioiello risultato vincitore della decima edizione del Concorso internazionale del Gioiello contemporaneo promosso da Venice Design Week. Il tema da declinare era “Sinestesia” ed ha visto come vincitrice del primo premio la designer giapponese Yasuko Kanno. Il suo gioiello in carta è esposto in una delle tre vetrine della galleria.
    Domenica 10 marzo, ore 15.30, si terrà un incontro con le autrici e verranno presentati i gioielli contemporanei FUTURO ANTERIORE.
  • Il tema FUTURO ANTERIORE è plasticamente espresso dal confronto tra una FIAT 500 d’epoca e unaNUOVA 500, esposte affiancate in via Mercatovecchio.
    Qui passato e futuro sono messi direttamente a confronto dimostrando come un oggetto si possa riprogettare, riproporre, riesaminare in termini di forma, ergonomia, sostenibilità mantenendone l’identità.
    È un’icona del design che nel tempo è cambiata pur mantenendo il fascino dell’utilitaria per tutti. La FIAT 500 viene progettata nel 1957 dall’ingegnere Dante Giacosa, a cui si devono altre iconiche automobili come la Topolino e la 126. Prodotta dal luglio 1957 all’agosto 1975 e, in versione Giardiniera, fino al 1977, ha venduto cinque milioni di esemplari, di cui 600.000 circolanti. Costava 560mila Lire e prendeva il nome dalla cilindrata. Era piccolissima, con due posti e una panchetta posteriore. Nel 2007 la 500 è stata rilanciata sul mercato con un nuovo redesign, caratteristiche spaziali e prestazioni adeguate alla contemporaneità. Oggi è elettrica con interni realizzati con materiali sostenibili, quali policarbonato riciclato per la griglia frontale, i cerchi e le calotte specchio, una vernice ecocromo per la carrozzeria e poliestere completamente riciclato per i tessuti degli interni. Nel 2020 è diventata anche elettrica. La NUOVA 500 è gentilmente prestata da Prontoauto, la FIAT 500 d’epoca fa parte del Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984.
  • DESIGN QUI. E’ sempre bello vedere le icone del design in un museo, ma forse lo è ancora di più il vederle installate in luoghi pubblici dove tutti le possono godere. Perché il design dovrebbe essere bellezza alla portata di tutti, o no? La discussione è sempre aperta ma in questo senso sono indirizzati da sempre gli sforzi di Udine Design Week. Il MuDeFri ha selezionato alcuni negozi dove sono installati oggetti iconici di design o da notare per le ristrutturazioni contemporanee.
    E’ stato creato un percorso in città alla loro scoperta che si può fare autonomamente scaricando l’app UDW_24 (solo per Android scaricabile da Play Store) realizzata dall’ ITS GianGiacomo Marinoni e organizzare un circuito personalizzato oppure partecipando alle visite guidate dai Ciceroni del design del Liceo Scientifico Niccolò Copernico.
    I negozi sono segnalati da un bollino o da un totem. Tra questi c’è il caffè Beltrame con le sedie Supernatural di Ross Lovegrove, la profumeria Zanon con il lampadario Taraxacum di Achille Castiglioni, il caffè enoteca Rialto con le sedie Forest di Robby e Francesca Cantarutti, lo Studio Modacapelli, Nitta Gioielli con un lampadario di Gio Ponti, l’hotel Suite Inn dove si può vedere il celebre lampadario Zettel’z di Ingo Maurer, il Bardelli Store dove ci sono gli orologi Cifra 3 e Dator disegnati da Gino Valle e prodotti dalla Solari di Udine. Segnalati per l’architettura contemporanea sono la gioielleria Italico Ronzoni, ristrutturata da Robby Cantarutti, Bortolin Gioielli, ristrutturato da Renza Pitton e Spazio Querini, ristrutturato da Silvio Stefani, l’hotel Clocchiatti Next ristrutturato da Alessio Princic. Da Robe di Casa, Emporio Cumini, SpazioTre si possono trovare le collezioni del design contemporaneo.

l.l

 

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