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venerdì, 16 Maggio 2025

‘The Breastfast Club’ Udine. L’autopalpazione al centro del primo incontro divulgativo in Fvg

12.01.2024 – 09.30 – Conoscere il proprio corpo può diventare un gesto d’amor proprio. È con questo sguardo che il collettivo ‘The Breastfast Club’, disseminato in Friuli-Venezia Giulia dal 2022, dirama la pratica dell’autopalpazione: uno strumento di conoscenza preventivo ancora poco raccontato e diffuso.
“Alcune di noi – escluse dalla fascia da screening che in Regione comincia dai 45 anni – hanno fatto esperienza del carcinoma mammario, ma l’autopalpazione è stata decisiva per una sua identificazione precoce”, racconta Laura Samani, portavoce del collettivo.
“Questa pratica è stata appresa per casualità nelle esperienze del collettivo, non veniva fatta in modo regolare, con i gesti giusti e nel periodo corretto”, continua Samani.
Ed è così che nasce la brochure apposita “Trattati bene”: una guida divulgativa e vivace per raccontare l’autopalpazione come strumento conoscitivo – in aggiunta agli screening di routine, per avvicinare le persone a un gesto di cura rivolto a sé stesse.

“Il carcinoma mammario è forse tra i più banalizzati, si considera l’alta possibilità di guarigione senza pensare all’impatto sulla vita delle persone, dalla sfera intima e sessuale alla riproduzione. Ricordiamoci che molte donne con tumori al seno vanno in menopausa da molto giovani”, racconta Eleonora Vendrame, un’altra portavoce del collettivo. “L’autopalpazione – continua – è spesso sintomo di una paura di toccarsi e scoprire che qualcosa non va, ma non farlo porta a conseguenze peggiori in futuro.Un altro fattore limitante potrebbe essere un senso di pudore, presente anche negli uomini dove il tumore alla mammella esiste, ma se ne parla pochissimo per un retaggio culturale.”

L’informazione è, quindi, il primo passo per acquisire una consapevolezza maggiore sul tema. Gli opuscoli – vidimati dalla Breast Unit di Trieste (comitato scientifico) e impreziositi dalle foto di Anna Corai e dalla grafica di Marco Petrucci – ammiccano, in particolare, ad una comunità di giovani donne e uomini che non sono intercettate da canali ufficiali medici o scientifici.
“Volevamo parlare dell’autopalpazione in termini non spaventosi e con un approccio politico volto all’inclusività: i seni, presentati come due cassatine siciliane, eludono il colore della pelle, la specificità del corpo biologicamente femminile o maschile e la bellezza del seno rappresentato. Abbiamo giocato nella grafica con l’astrazione. Con un piglio pop ed irriverente, vogliamo incuriosire”, spiega Samani.
Anche per il linguaggio scelto nella brochure si riconosce una scelta ben precisa: sostituiti i termini uomini e donne per la quasi totalità a favore di espressioni come “corpi biologicamente maschili/femminili”, assenti, invece, termini tecnici per facilitare la comprensione. Una capillarità nella comunicazione è, infatti, tra gli obiettivi di “The Breastfast Club”.

autopalpazione
“Non intendiamo mantenere il progetto circoscritto all’uscita della brochure e al contesto regionale in cui è nato. Non siamo medici o mediche, ma vogliamo diramare le nostre competenze, dalla grafica alla comunicazione, per un progetto dal respiro più ampio, senza snaturarci”, afferma Samani.
Nasce, così, un bando artistico che permetterà a chiunque di interpretare con il suo linguaggio la guida sull’autopalpazione, a supporto di un’ampia diffusione del progetto.
“Il primo bando aprirà il 31 gennaio, ma sono già arrivate delle candidature spontanee dopo la prima distribuzione dell’opuscolo”, racconta Vendrame. Il passaparola – continua – è frutto delle prime 500 brochure consegnate in anteprima a Pordenone, durante il concerto celebrativo dei “Sick Tamburo”: un ricordo per Elisabetta Imelio, musicista scomparsa per un tumore al seno.

Un’altra prima volta è l’apertura del collettivo “The Breastfast Club” alla cittadinanza, a partire da oggi. “Trattati bene” arriva nella sua prima tappa a Udine (12.1, h 18 – Officine Giovani Hub) per proseguire nei giorni successivi a Pordenone (13.1, h 17 – The Bunker), Gorizia (12.1, h 11 – Arci Gong) e Trieste (14.1, h 18 – Hangar Teatri).
“Il clima sarà molto informale, ci siederemo in cerchio. Esperte in campo medico spiegheranno la pratica dell’autopalpazione affiancate dalla LILT, sponsor per la stampa delle brochure e nodo importante per la diffusione del progetto”, spiega Samani.

“Con l’evento, vogliamo divulgare un know-how per iniziare la pratica in autonomia”, continua. Deputato alla sperimentazione ci sarà anche un manichino per capire i segnali di allarme e i movimenti giusti da fare durante la pratica. “Puntiamo alla diffusione libera di questa pratica. Questa necessità si ritrova anche nelle brochure: la licenza Creative Commons permette a tutti di stamparle in autonomia dal nostro sito”, conclude Vendrame.

Il collettivo, al momento, è composto da: Alessia Agostinis, Anna Corai, Eleonora Vendrame, Gianluca Giannetto, Giulia Kakovic, Laura Samani, Marco Petrucci, Flavia Rossetti e Sara Pavan.

[m.p.]

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