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giovedì, 17 Aprile 2025

Grandinate estreme, 3Bee racconta il caso di Mortegliano

27.11.2023 – 11.56 – “Ogni volta che c’è il temporale mio figlio mi chiede: ma è come quello dell’altra volta? Ha paura”. Queste le parole di un abitante di Mortegliano, in provincia di Udine, che nel luglio 2023 ha vissuto in prima persona una delle più devastanti grandinate mai registrate in Italia. Durata quasi 5 minuti, ha distrutto facciate, tetti, pannelli solari e molto altro in un piccolo paesino di poco meno di 5mila abitanti. Con questo evento estremo, il Friuli Venezia Giulia si è aggiudicato la “medaglia d’oro” per il chicco di grandine più grande d’Europa, battendo la Romania per un solo centimetro: il chicco di grandine italiano ha un diametro di ben 19 cm. Il primato mondiale è detenuto dagli Stati Uniti, in particolare dal Sud Dakota, ma con grande probabilità nei prossimi anni i chicchi di grandine raggiungeranno i 20 o addirittura i 30 centimetri a causa del cambiamento climatico. Il pensiero che questa potrebbe essere la realtà in futuro è davvero devastante.

3Bee, azienda leader in climate tech, ha dedicato la quarta puntata di “The Great Meltdown 2” proprio alle grandinate estreme, raccontando quanto accaduto a Mortegliano (UD) la scorsa estate. In prima battuta, il team di 3Bee ha intervistato un abitante del paese, che ha raccontato di essersi ritrovato in Tangenziale completamente circondato da una nube nera e carica di elettricità. Da lì è partito un fortissimo vento e, a seguire, si è scatenata la grandinata, i cui danni sono ancora ben visibili oggi. Successivamente, 3Bee ha intervistato Roberto Zuliani, Sindaco di Mortegliano. “Gli interventi fatti su Mortegliano sono stati 1495: sul territorio sono stati impegnati quotidianamente più di 250 uomini tra corpo permanente e corpo volontari dei vigili del fuoco della provincia di Trento e di Bolzano, volontari del soccorso alpino e protezione civile. – continua il Sindaco – Devo dire che le condizioni meteo vengono osservate con molta più attenzione rispetto a prima, ma è chiaro che un evento di questo genere ti lascia un segno.” 

Ma esiste una modalità efficace per ridurre la grandine? All’interno della puntata, 3Bee menziona la geoingegneria. Il metodo consiste nell’iniettare nelle nuvole sostanze come ioduro d’argento e sali inorganici, che agiscono, insieme al pulviscolo atmosferico, creando più nuclei di condensazione per l’umidità e/o cristalli di ghiaccio riducendo la dimensione delle gocce di pioggia e dei chicchi di grandine. Questo permette potenzialmente di controllare e ridurre la gravità di eventi di grandine e pioggia potenzialmente gravi. . Si tratta di una metodologia sperimentata un po’ in tutto il mondo a partire dagli anni ‘60 che ha dato buoni risultati ma che è ancora oggetto di studio.

Nei prossimi anni le condizioni climatiche continueranno a peggiorare e, purtroppo, i fenomeni estremi diventeranno sempre più frequenti.  Il Mar Mediterraneo si sta scaldando molto più velocemente del previsto, due gradi in più rispetto alla media storica: il Severe Storms Laboratory ha stimato che nei prossimi anni la frequenza di questi fenomeni triplicherà, anche a livello di intensità. “Dobbiamo iniziare a tutelarci capendo, analizzando e prevenendo questi eventi estremi. – afferma Niccolò Calandri, CEO di 3Bee – Le cose non stanno migliorando, il cambiamento climatico esiste e dobbiamo iniziare non solo a parlarne – ormai tutti ne sono consapevoli – ma ad agire concretamente.” In questo contesto, 3Bee lavora ogni giorno per la creazione di Oasi della Biodiversità, ricreando habitat urbani e agroforestali in zone a bassa biodiversità, con l’obiettivo di rigenerarla. Un primo passo verso la resilienza climatica attraverso un approccio innovativo basato sulla tecnologia per sviluppare un ecosistema resiliente: solo in questo modo possiamo difenderci da un futuro incontrollabile.

l.l

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