16.08.2023 – 09.30 – Ormai le strategie attraverso cui si sviluppano le truffe telefoniche e online non si contano. Molte, è vero, sono talmente ingenue che non ingannerebbero un bambino, mentre altre richiedono un briciolo di attenzione in più. Ieri mattina ho ricevuto un SMS che recitava così: “C’è una comunicazione per te da parte del Centro servizio pubblico del cittadino. Chiama e ascolta” seguito da un numero telefonico. Istintivamente ho sospettato che si trattasse di una qualche forma di truffa, ma visto che aspettavo delle comunicazioni dalla pubblica amministrazione ho voluto dare una chance al messaggio prima di cestinarlo e per saggiarne grezzamente l’attendibilità ho provato a copia-incollarlo su Google. È un metodo rapido che tendenzialmente funziona. Come previsto si trattava dell’ennesimo tentativo di truffa già denunciato e riportato ampiamente negli ultimi giorni. Il messaggio invita il malcapitato a chiamare un numero telefonico, che ovviamente è a pagamento, programmato per drenare il credito.
Di situazioni simili ne viviamo ogni giorno, che si tratti di email che ci promettono mirabolanti guadagni, di strane richieste sui social da parte di profili sospetti, di “truffe amorose” o di telefonate commerciali dai propositi non sempre onesti. Quel che il comune utente può fare per tutelare se stesso dalle truffe telefoniche o digitali in senso lato è adoperare un minimo di accortezza e, magari, servirsi di qualche utile strumento di supporto, come le app che aiutano a filtrare le chiamate o a bloccare i molestatori (Truecaller, CallApp) o l’iscrizione al pubblico registro delle opposizioni, la cui efficacia è tuttavia limitata. La regola da seguire è una sana cautela unita a una buona dose di diffidenza.
Una serie di consigli su come difendersi dalle truffe, telefoniche e non, la fornisce il Ministero delle Imprese, che sintetizza in 6 punti le accortezze necessarie per scampare agli inganni. Riconoscere la provenienza di email, SMS e telefonate fraudolenti, in particolare di quelle che richiedono dati personali. Non agire d’impulso o frettolosamente, ma prendersi tutto il tempo necessario per verificare l’attendibilità del messaggio e la provenienza. Fare attenzione alle proposte particolarmente vantaggiose o alle promesse di denaro o guadagni facili: come recita l’adagio, niente è gratis e nessuno regala nulla. Verificare le pagine web su cui si effettuano i propri acquisti (l’indirizzo “https”, la presenza del lucchetto nella barra di indirizzo e dei dati del venditore, come il numero di Partita IVA, la sede legale della società, i recapiti per il contatto, le condizioni generali di vendita, o un sistema di pagamento sicuro che riporti chiaramente i costi di spedizione) Usare la massima cautela nella gestione di dati, informazioni e documenti personali. Mantenere software e password sempre aggiornati. Insomma anche nella giungla del web esistono delle armi con cui possiamo difenderci.
[p.l]