23.4 C
Udine
lunedì, 2 Giugno 2025

Vacanze in Croazia, quali gli animali pericolosi da evitare?

15.08.2023 – 07.30 – L’estate è arrivata, nonostante le giornate di pioggia e vento forte, il sole torna sempre dandoci la possibilità di fare un tuffo in mare o, per gli amanti del trekking, delle escursioni nel verde. La Croazia viene spesso scelta come meta da visitare, sia dai turisti che dai triestini, con i suoi panorami mozzafiato: boschi e laghi incantati, spiagge con un mare cristallino e città storiche. Purtroppo però, durante le vacanze, può capitare di avere sfortunati incontri con animali pericolosi che richiedono una certa cautela e ai quali è meglio non avvicinarsi troppo.
Le meduse sono sicuramente tra gli organismi più diffusi del mare Mediterraneo, spesso spaventano sia i grandi che i piccini, ma l’importante è cercare di non toccarle o evitare di fare movimenti scomposti; lavare la parte colpita con l’acqua di mare è uno dei suggerimenti da seguire nel caso si venga a contatto con l’animale. La medusa polmone di mare (Rhizostoma pulmo) e la medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) sono organismi di dimensioni medio-grandi, frequenti nei mari croati; sono urticanti ma non provocano gravi conseguenze: il contatto con uno dei loro tentacoli può lasciare un forte prurito e lieve bruciore.

Un’altra tipologia di organismo avvistabile è la ‘noce di mare’ (Mnemiopsis leidyi); generalmente planctonici e trasparenti,  al contrario delle meduse non non possiedono cellule urticanti, di conseguenza sono innocui a contatto con l’epidermide.
Nel mare nostrum, sempre più di frequente è stata avvistata la caravella portoghese (hysalia physalis), spesso confusa con una medusa ma in realtà è un organismo pluricellulare, composto da quattro tipi di polipi. Le sue punture di solito provocano un forte dolore (che scopare dopo qualche ora) e delle piaghe arrosate che durano qualche giorno.
Lungo le coste della Croazia, sebbene sia piuttosto raro, è possibile avvistare anche uno squalo mako, un predatore affascinante, veloce e capace di fare grandi salti fuori dalla superficie dell’acqua. L’essere umano non è una preda di questo animale, ma può scambiare l’uomo per un essere del quale di solito si nutre; l’ultimo attacco contro l’uomo nelle zone croate risale al 1971.

Sul fondale marino, tra i pesci velenosi con i quali possiamo scontrarci durante le immersioni c’è sicuramente la tracina o vipera del mare, si mimetizza perfettamente ed è molto difficile individuarla dalla superficie, di solito produce veleno quando vengono disturbate o quando caccia le prede. Le sue spine dorsali sono collegate ad un tessuto spugnoso che produce veleno; il dolore che provoca è istantaneo e può durare parecchie ore.
Le vipere però possono essere degli individui pericolosi anche durante le escursioni nel verde, ne esistono di 15 specie, ma solo 3 sono velenose: la vipera dal corno, il marasso e la vipera dell’Orsini. Durante le camminate nei boschi le precauzioni sono importanti, come indossare dei pantaloni lunghi e degli scarponcini. Nel caso in cui si venga morsi da uno di questi serpenti è importante cercare di rimanere calmi e raggiungere il prima possibile il pronto soccorso.

di Chiara Lorenzoni

Ultime notizie

Dello stesso autore