24.07-2023 – 15.00 – E’ stata depositata alla Camera dei Deputati un’interrogazione al Ministro degli esteri Tajani sulla situazione dell’ambasciata italiana in Ghana grazie all’iniziativa di Kofi Bonsu, già candidato alle ultime elezioni comunali di Udine con Alleanza Verdi Sinistra (Sinistra Italiana, Europa Verde, Possibile) e già presidente della Comunità Ghanese dell’area provinciale di Udine. Nell’interrogazione, a firma del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, si chiede al ministro quali iniziative intende prendere per sopperire ai gravi ritardi con cui l’ambasciata italiana in Ghana riscontra le richieste dei cittadini ghanesi residenti in Italia e dei loro congiunti. I malfunzionamenti consistono nell’ecessivo tempo di attesa cui bisogna sottostare una volta presentato alla suddetta ambasciata qualsiasi tipo di documento da omologare in Italia, come ad esempio: atti di nascita, casellario giudiziario, certificati di matrimonio;
Addirittura in alcuni casi, quando la validità del documento è limitata nel tempo, come nel caso del casellario giudiziario, obbligatorio per la richiesta della cittadinanza italiana, il rischio più evidente è di impiegare tempo e risorse economiche per tradurre, omologare e spedire con corriere espresso in Italia un documento già scaduto o prossimo alla scadenza; disagi anche peggiori si verificherebbero nel caso delle richieste di ricongiungimento familiare, in cui il diritto alla unità familiare verrebbe compromesso dai lunghi tempi di rilascio del visto; infatti, da quando i ghanesi riescono ad ottenere il nulla osta al ricongiungimento dalla prefettura, hanno sei mesi di tempo per presentarli all’ambasciata di Accra per ottenere il visto di ingresso per i loro parenti;
Purtroppo, questi sei mesi risultano essere ormai insufficienti dal momento che spesso, in questo arco di tempo, i parenti che vivono in Ghana non riescono nemmeno ad ottenere un appuntamento presso l’ambasciata. “Tutta la nostra rete diplomatica e consolare all’estero è in grave sofferenza da anni, creando enormi disservizi ai cittadini italiani residenti all’estero e ai cittadini stranieri che vogliono utilizzare vie legali e sicure per ricongiungersi ai propri familiari e venire a lavorare in Italia. Grazie a Nicola Fratoianni e Kofi Bonsu accendiamo i riflettori su questa vicenda e ci auguriamo che porti a rapide soluzioni” dichiara Sebastiano Badin, segretario regionale di Sinistra Italiana. Per Andrea di Lenardo, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Possibile a Udine “la comunità ghanese rappresenta una delle più numerose comunità straniere nella nostra città, sono nostri concittadini ormai da molti decenni che lavorano e pagano le tasse in questo Paese e diritti basilari, come quelli dei ricongiungimenti familiari, devono essere garantiti a tutti. Ci auguriamo che il ministero prenda adeguate contromisure”. Kofi Bonsu conclude “ringrazio l’on. Fratoianni per aver preso a cuore questo problema, la comunità ghanese a Udine vigilerà sul rispetto dei diritti di tutti, italiani e stranieri, ma anche di tante imprese italiane, ad accedere ai servizi della nostra rete di ambasciate e consolati. La vita di troppe famiglie rischia di essere compromessa da una burocrazia che non funziona”.
[c.s.]