18.07.2023 – 07.10 – Il Parlamento Europeo ha approvato la Nature Restoration Law (legge sul ripristino della natura), una legge proposta dalla Commissione con l’intento di salvaguardare l’ambiente del Continente nei decenni a venire. La legge prevede un primo step, con il ripristino di almeno il 20% delle superfici terrestri e acquatiche dell’Unione Europea entro il 2030, vietandone lo sfruttamento commerciale, cui farà seguito prima del 2050 l’estensione a tutti gli ecosistemi bisognosi di recupero. La Nature Restoration Law rientra nei pacchetti di misure incluse nel Green Deal, l’ambizioso progetto che assorbe un terzo dei 1800 miliardi stanziati con il NextGenerationEU per abbattere l’impatto climatico dei paesi UE entro il 2050. Il via libera è passato con 336 voti favorevoli, 300 voti contrari e 13 astenuti.
La proposta della Commissione Europea per una Legge sul Ripristino della Natura, la prima del suo genere per un’istituzione continentale, ha l’obiettivo di aumentare la biodiversità, limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, catturare e immagazzinare il carbonio, proteggere le risorse naturali come aria e acqua e rafforzare la resilienza e l’autonomia strategica dell’Europa, in modo da prevenire le catastrofi naturali e ridurre i rischi per la sicurezza alimentare. Secondo le stime che hanno portato la Commissione Europea a varare la Nature Restoration Law, il declino dell’ambiente naturale europeo è allarmante, con oltre l’80% degli habitat in cattive condizioni, per cui è necessario un ripristino delle zone umide, dei fiumi, delle foreste, delle praterie, degli ecosistemi marini e delle specie che autoctone. I promotori del disegno valutano che ogni euro investito sulla salvaguardia dell’ambiente frutti un ritorno incluso tra gli 8 e i 38 euro.
La proposta di legge aveva trovato l’opposizione delle principali forze di destra dell’Europarlamento, capeggiate dal PPE (Partito Popolare Europeo), secondo cui le misure previste porterebbero dei danni economici a parte del settore agroalimentare dal momento che ridurrebbero l’estensione delle aree sfruttabili per la produzione. In corso di votazione tuttavia sono stati accolti alcuni emendamenti avanzati dagli stessi gruppi contrari. Nelle prossime settimane il Parlamento Europeo, forte dell’approvazione della Legge sul ripristino della natura, passerà a una fase di discussione con la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea, l’organo composto dai ministri dei governi dell’UE.
[p.l]