17.07.2023 – 08.00 – È in arrivo una nuova legge contro la pirateria online che dovrebbe rendere più facile alle autorità il contrasto alla diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto d’autore. L’approvazione in via definitiva del disegno di legge è avvenuta al secondo passaggio in Senato con 140 voti favorevoli e zero contrari. Si attende ora la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Il Ddl è stato fortemente richiesto nei mesi scorsi dai detentori dei diritti per contrastare il fenomeno della diffusione di contenuti a pagamento a utenti non abbonati, in particolar modo eventi sportivi. Un fenomeno che svuota le tasche delle leghe sportive che cedono i diritti sulle competizioni alle piattaforme, ma anche di colossi come Netflix, Disney o Prime, e riempie quelle dei gestori di questi servizi “illegali”.
Oltra a inasprire le sanzioni per gestori e utenti, la nuova legge contro la pirateria online garantirà più poteri all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per bloccare le piattaforme che trasmettono illegalmente eventi sportivi, film e serie tv. Se i film continuano infatti a essere il genere di contenuto più “piratato”, negli ultimi anni gli eventi sportivi dal vivo hanno segnato una crescita vertiginosa. Secondo il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, negli ultimi tre anni la massima competizione calcistica italiana avrebbe perso un miliardo di euro a causa della pirateria. L’Agcom potrà ora bloccare in tempo reale i siti che diffondono abusivamente contenuti protetti da diritto d’autore intervenendo entro 30 minuti dalla denuncia anziché con una latenza di risposta più dilatata come avveniva fino ad ora. Anche le sanzioni per contrastare il problema specifico sono in aumento. Con la nuova legge contro la pirateria chi trasmette illegalmente materiale protetto rischierà una condanna da 6 mesi a 3 anni di carcere mentre le multe per gli utenti dei servizi arriveranno a 5 euro.
L’AgCom convocherà nelle prossime settimane un tavolo tecnico aperto alle società delle telecomunicazioni e all’Agenzia per la Cybesicurezza per la costruzione di una piattaforma di contrasto alla pirateria che dovrà essere varata entro 6 mesi per definire i requisiti tecnici e operativi degli strumenti necessari a consentire la disabilitazione dei nomi di dominio o degli indirizzi IP. La speranza del legislatore è che l’oscuramento veloce dei siti illegali possa diventare realtà da inizio 2024.
[p.l]