14.07.2023 – 17.00 – “Come dichiarato stamattina dal consigliere Enrico Bullian, anch’io credo che si debbano reperire i fondi per ‘quello che diventerà uno dei punti di riferimento culturali del nostro territorio, centrale per quella rete di luoghi della memoria sulla storia del Novecento che diverranno mete di visita così come di studio, approfondimento e didattica’”. Lo afferma, in una nota, Fabio Scoccimarro, in qualità di consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“Auspico che il Museo regionale della Resistenza – continua Scoccimarro – sia un punto di riferimento sul territorio di tutte le Resistenze, non solo di quella componente rossa che guardava alla Jugoslavia come il paradiso socialista al quale vendere la vita dei connazionali che per la libertà avevano combattuto”.
“Se davvero il quadro di riferimento nel quale ci muoviamo è quello di Gorizia-Nova Gorica 2025, capitali europee della cultura e di un modello di vivere e sentire la storia tumultuosa del confine orientale, allora è giusto – prosegue l’esponente di FdI – che tutte le storie siano esposte e considerate. Mi farebbe piacere portare al Museo, quando saranno allestite le sale, una lettera di ringraziamento autografata dal ‘fazzoletto verde’ partigiano Cividin di Muggia che ringraziava mio padre per averlo informato per tempo di una retata dei partigiani titini, con la quale successivamente erano stati infoibati altri membri della Resistenza non slavo-comunista”.
“Per superare le dicotomie ideologiche e il costante contrapporre i numeri di esistenze distrutte dall’odio, serve – conclude il consigliere Scoccimarro – la prospettiva di una didattica al servizio delle future generazioni di confine, nella collaborazione di tutte le istituzioni delle vicine Repubbliche”.
[c.s.]