20.5 C
Udine
mercoledì, 21 Maggio 2025

Rocca Bernarda. Vini, paesaggi e misteri

01.07.2023 – 09.30 – Nel Collio Goriziano, sulla strada che da Cormons porta a Cividale, vicino al paesino di Premariacco, su una collina sorge la Rocca Bernarda, antica dimora signorile, edificata nel 1567 dal Conte Bernardo Valvason, da cui prese il nome. In una posizione bellissima, circondata da cipressi secolari e dai vigneti che degradano sinuosi ed eleganti, si configura ancora oggi come una delle più antiche realtà dei Colli Orientali del Friuli Venezia Giulia, note per la produzione enologica, a cui si accede attraversando un incantevole giardino all’italiana. Appartenuta a varie famiglie nobili, dopo diversi trasferimenti proprietari, la Rocca passò allafamiglia Perusini. L’ultimo proprietario Gaetano Perusini, si dedicò con dedizione e competenza alla coltivazione dell’uva ed in particolare del Picolit. Morto nel 1977, lasciò in eredità la tenuta al Sovrano dell’Ordine di Malta, che attualmente gestisce l’omonima azienda agricola.

Inserita all’interno di molti percorsi ad anello da fare in bicicletta, può essere visitata in occasione della manifestazione “Castelli aperti”, sia in primavera che in autunno, oppure previa prenotazione, magari degustando i vini prodotti in loco. Ma intorno a questa zona ed in particolare al suo ultimo proprietario aleggia anche un alone di mistero. Nel 2016 infatti sono emerse notizie secondo le quali la località di Rocca Bernarda sarebbe stata teatro di eccidi e violenze non solo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche negli anni successivi. Per quanto attiene alla tragica morte di Gaetano Perusini, docente studioso di tradizioni popolari, classificata come tragico epilogo di un gioco omosessuale e tuttora delitto irrisolto, anche lo scrittore tedesco (ma triestino d’adozione) Veit Heinichen fece delle ricerche propedeutiche alla stesura di un suo libro noir. Fu messa così in luce sia l’amicizia che legava il Perusini ad un’altra importante figura, lo studioso e collezionista Diego de Henriquez, che perse anch’egli la vita nell’incendio del proprio magazzino dove pernottava, sia la presenza nella tenuta di documenti molto importanti, spariti subito dopo la sua oscura morte. Al visitatore che si avventura tra queste dolci colline quindi, accanto all’atmosfera rilassata e alla piacevole scelta enogastronomica, fornita anche dalle numerose trattorie della zona, non mancheranno interessanti spunti di riflessione.

di Silvia Fatur

Ultime notizie

Dello stesso autore