13.06.23 – 11.50 – Aprono ufficialmente le danze della 45^ edizione di Folkest, che torna ad inondare di musica e di ritmi dall’Italia e dal Mondo le provincie del Friuli.
Si partirà il 15 giugno a Campoformido, alle ore 20.45, con il trio Trivial, in un un’energica rilettura della tradizione friulana e non, ibridandola con echi irlandesi, musica rock e fingerstyle. A seguire, due grandi artisti della musica di tradizione sarda: Luigi Lai e Mauro Palmas.
Due saranno invece le location che interesseranno la giornata del 16 giugno: mentre nell’area feste di Prepotto dalle ore 20.45 si esibirà Arthuan Rebis nel progetto in duo dedicato ai Sacred Woods, un viaggio musicale nei Boschi Sacri, dal dark folk al pagan folk; a Vito d’Asio, sempre alla stessa ora, ci sarà l’incontro tra Usa e Italia fra Jamie Michaels e Paolo Ercoli, artisti accumunati dall’amore per la terra e la cultura l’uno dell’altro.
Sabato 17 giugno al Giardino di Palazzo Savoia di Arta Terme, dalle ore 20.45, adessere protagonisti saranno Lassociazione, un gruppo folk-rock emiliano.
Mentre a San Rocco a salire sul palco sarà il gruppo di Medieval Pagan Folk dei In vino veritas con il loro mix di musica medievale, celtica, folk, pagan e alternative.
Nella giornata di domenica 18 giugno ci saranno altri due concerti in provincia di Udine: alle 18.00 a Pradielis ad esibirsi saranno i La serpe d’oro, band che rilegge la grande tradizione dei canti toscani mescolando agli strumenti acustici le sonorità di quelli elettrici. Alle 20.45 al Giardino delle Ex Scuole Elementari di Papariano sul palco Lovesickduo in Trio, fuor dai giochi di parole il duo dal sapore western swing anni ‘40 e ‘50.
Il 20 giugno grande protagonista è l’incontro con l’Irlanda a Palazzo de Grazia di Gorizia, ad esibirsi sarà il Jason O’Rourke Trio, l’ensemble che vede leader a voce e concertina Jason O’Rourke, maestro della concertina da oltre 30 anni.
Le ultime due giornate, il 21 e il 22 giugno, vedranno esibirsi rispettivamente Pedro Makay a Casa Lucis a Ribis e i Nubras Ensemble a Ronchi dei Legionari, un trio d’archi fra Polonia, Spagna e Italia impegnato nella costruzione di un ponte tra musica classica, jazz e tradizioni sonore dai Balcani al Medio Oriente. Un quintetto strutturato in un trio d’archi al femminile, sassofono, fisarmonica e percussioni che incrociano brani originali e arrangiamenti di danze bulgare, suite rumene, di tradizione serba e macedone e musiche arabe.
Il programma lo si può reperire dal sito: Folkest.com.
r.p.