03.04.2023 – 11.49 – Nella tarda serata di giovedì 27 aprile, la Sala Operativa della Questura di Udine ha inviato una Volante in via Alfieri, dove un residente della zona segnalava una coppia di giovani intenti a danneggiare il portone d’ingresso di uno stabile abitato.
Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno notato due uomini che uscivano di corsa da quell’edificio e li hanno bloccati. I due, un cittadino italiano 37enne e un cittadino 41enne, non hanno fornito alcuna giustificazione circa la loro presenza e sono apparsi molto nervosi e affannati. Dopo aver constatato che la porta d’ingresso dello stabile era stata forzata e che i mobili della cucina erano completamente danneggiati, gli agenti hanno rinvenuto, in una tasca dei pantaloni di uno dei due, due smartphones, uno dei quali con codice di sblocco sconosciuto all’uomo e un paio di orecchini.
Portati in Questura per i controlli di rito, gli operanti hanno accertato che un telefono e gli orecchini appartenevano a una donna residente in quell’abitazione, al momento fuori provincia, e che poco prima, uno dei due aveva minacciato al telefono il di lei compagno, avvisandolo che se non gli avesse dato la somma di 50 euro, che vantava come credito, gli avrebbe sfasciato la casa. Acquisite le sommarie informazioni di un testimone e la denuncia delle persone offese, gli agenti hanno arrestato i due uomini per furto in abitazione aggravato dalla violenza sulle cose, deferendoli all’Autorità Giudiziaria anche per i reati di minacce aggravate e danneggiamento, e li hanno portati in carcere.
Nella mattinata di sabato, convalidato l’arresto, il GIP, sussistendo l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione del reato, il pericolo di fuga e gravi indizi di colpevolezza, hanno disposto per lo entrambi gli arrestati la misura della custodia cautelare in carcere.
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